Con o senza busta paga: quali garanzie servono per un prestito da 6000 euro?

La richiesta di un prestito da 6000 euro prevede di norma delle procedure veloci (vedi anche piccoli prestiti veloci), dal momento che fino agli 8000 euro si si può ancora rientrare nel piccolo prestito. Ciò non significa che la richiesta verrà accettata con certezza al 100% e tanto meno che non saranno richieste le dovute garanzie, anche se queste variano in funzione delle politiche di credit scoring che ciascuna banca e/o finanziaria decide di mettere in atto.

Quante possibilità si hanno di ottenere l’approvazione?

Ogni richiesta di finanziamento è una storia a sé. L’approvazione dipende infatti da vari fattori, che non permettono di avere a priori la certezza di riuscire a ottenere la somma di cui si ha bisogno, anche se si tratta di somme modeste.

immagine di 6 mazzette da 1000 euro

Quindi alla domanda se sia o meno semplice richiedere e ottenere un prestito 6000 euro, la risposta può essere positiva solo se confrontata con importi maggiori. Ribadiamo, anche che ciò non implica la possibilità di non dover presentare un reddito dimostrabile (vedi anche Prestito senza reddito) o opportune garanzie (garante, coobbligato, pegno, ecc).

A chi rivolgersi?

Indipendentemente dalla cifra che si intende richiedere, fosse anche medio-bassa (come nel caso dei 3000, 4000, 5000 e appunto 6000 euro), non si può quindi avere un atteggiamento superficiale.

Se si vuole formalizzare la fase che va dall’uso del simulatore online a quella del preventivo, per poi procedere con la richiesta di prestito vera e propria, si deve avere tutta la documentazione già pronta: un aspetto che diventa ancora più importante quando si preferisce seguire la strada del prestito online piuttosto che quella tradizionale.

Proprio per questo, una volta trovato il rapporto di rata e durata che sembrano essere più vicini alle proprie preferenze (usando ad esempio un semplice calcola rata), si devono considerare le richieste sulla solidità delle garanzie generalmente adottate da parte di ciascun istituto di interesse. In questa fase è bene inoltre valutare la presenza di un eventuale garante o l’inserimento nella richiesta di un coobbligato (indispensabile spesso se ci sono carichi familiari importanti all’interno del nucleo stesso, o altre rate di mutuo o prestito in corso).

In queste ipotesi è comunque consigliato rivolgersi a una banca tradizionale, perché in questo modo si ha la possibilità di costruire la pratica con l’aiuto di un consulente che fin da subito saprà come orientare la richiesta, piuttosto che avventurarsi online e fare esperienza sulla propria pelle, con elevate probabilità che la richiesta di finanziamento non venga accettata.

N.B. Anche le richieste online possono prevedere la possibilità di inserire coobbligati e garanti, ma la gestione e la compilazione dei vari campi può risultare complicata. Inoltre bisogna sempre tener presente che una richiesta di prestito rifiutata rimane nel sistema per un certo orizzonte temporale (che è in media di 30 giorni). Per cui in caso di rifiuto non si ha l’immediata possibilità di fare una nuova richiesta di finanziamento a meno che si richieda la cancellazione di quella rifiutata e questa venga accordata in tempi molto veloci.
salvadanaio a forma di maialino

Tipologie di finanziamento

In generale fino a qualche anno fa la distinzione era tra prestiti tradizionali e online, andando poi in entrambi i casi sul prestito personale oppure su quello finalizzato. Oggi invece il tutto è diventato ancora più articolato visto le numerose sottocategorie da considerare.

Ciò complica la scelta ma la rende anche ricca di alternative come ad esempio il Social Lending ed i prestiti rotativi. La prima tipologia di finanziamenti coinvolge i privati anche se il tutto è sicuro perché amministrato da società che devono essere autorizzate dagli organi preposti al servizio stesso oltre che all’uso di piattaforme apposite.

I prestiti rotativi o ricaricabili, sono di importo contenuto, ma hanno il vantaggio di essere ‘ripristinati’ progressivamente con i rimborsi, per cui possono, almeno sulla carta, essere delle riserve di liquidità continuative. Inoltre per coloro che sono considerati ‘buoni clienti’ nel corso degli anni possono spesso arrivare degli upgrade degli importi del credito concesso fino a quel momento (condizione che spesso viene condivisa anche con alcune carte revolving).

Esempi

Alternative di banche o finanziarie che possono andare incontro a tutte le possibili preferenze e/o esigenze, sono:

  • UniCredit: adatta soprattutto a chi vuole una soluzione tradizionale e che offre un ventaglio di alternative molto ampio e ben strutturato. In particolare per un prestito 6000 euro c’è il Credit Express Dynamic, che sfrutta anche un’elevata flessibilità nelle possibilità di gestione. La stessa cifra può anche essere richiesta con la versione Compact che però è un prestito consolidamento debito e per questo può essere richiesto solo per tale finalità;
  • Findomestic la proposta della banca appartenente al gruppo Bnp Paribas è ‘adatta’ prevalentemente (anche se non in maniera esclusiva) a chi invece vuole una pratica che inizi e termini interamente online, con un range di importi richiedibili che parte dai 3000 euro per arrivare fino a 60000 euro. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una certa flessibilità con la possibilità di usufruire delle opzioni cambio rata e salta rata;
  • Agos rimane tra i prodotti più concorrenziali, con durate fino a 120 rate, e rate medio-basse soprattutto grazie alla possibilità di poter scegliere durate più lunghe anche per importi contenuti come il caso di 6000 euro di prestito. Nella maggior parte dei casi, infatti, la maggioranza degli istituti di credito riduce il piano di ammortamento con l’importo richiesto. Anche in questo caso grazie alla firma digitale si può procedere totalmente online
  • Cofidis propone un credito ricaricabile fino a 2000 euro con Credit Power e il classico prestito personale che arriva a coprire senza problemi i 6000 euro. Nel primo caso siamo quindi ampiamente più bassi dell’importo di seimila euro anche se, come accennato, non sono da escludere eventuali upgrade in base alla propria capacità di rimborso.

(Fonti: siti ufficiali Cofidis, Unicredit, Findomestic, Agos – Data: 8 aprile 2021)