Credito su pegno: prestito per protestati anche senza busta paga

Il pegno è una delle forme più antiche di “autofinanziamento” anche per i privati, in quanto si ottiene una somma di denaro dietro la consegna di beni di “gradimento” per il finanziatore, che li tratterrà nel caso in cui il debitore non dovesse restituire le somme prestate più i relativi interessi.

La forma più nota è il credito su pegno in forma pura e semplice, ma non è la più usata, rappresentata invece dall’apertura di credito su pegno in conto corrente. Il ritorno prepotente dell’uso del credito su pegno ha spinto il legislatore, abbastanza di recente (da dicembre 2014), a rimettere mano alla normativa, coinvolgendo in modo più netto e chiaro il terzo, che ha la custodia dei beni sui quali è stato concesso il finanziamento, in caso di procedura di pignoramento avanzata da un debitore.

Differenze rispetto all’apertura di credito con pegno

Il funzionamento in entrambi i casi è molto semplice: bisogna consegnare alle banche che ne prevedono la concessione dei beni di valore (nel pegno puro e semplice), oppure dei titoli di cui si è titolare (o offerti in garanzia da un garante) nel secondo, perdendone la disponibilità per tutta la durata del contratto ma non la titolarità.

In entrambi i casi viene stabilito un tasso di interesse, una durata entro la quale il finanziamento deve essere restituito con gli interessi, e una percentuale del valore riconosciuto del bene stesso che non viene convertita in finanziamento vero e proprio (una scopertura sul valore del bene in pegno, che tutela la banca nel caso in cui non dovesse tornare in possesso delle somme erogate).

Quindi non si può parlare di una vera e propria differenza se non per il fatto che con il credito su pegno semplice, la banca si concentra sul valore del bene e non fa alcuna indagine sull’affidabilità del finanziato (quindi può essere richiesto da cattivi pagatori, protestati o da chi ha molti finanziamenti già in corso ), mentre per l’apertura di credito in conto su pegno è necessario che si abbia una situazione finanziaria abbastanza limpida.

Apertura di credito o affidamento bancario con pegno?

In entrambi i casi i titoli dati in garanzia non sono più disponibili per tutta la durata del contratto. La principale differenza sta nel fatto che per il primo si ha un tempo prefissato per la durata del contratto (generalmente su base annua, con possibilità di rinnovo), mentre nel secondo non si ha un termine prefissato ma è soggetto a revoca come avviene per un normale fido bancario.