La somma che si avvicina maggiormente all’importo medio richiesto, per un rimborso in 120 mesi, è rappresentata da un prestito di 20000 euro, che trova numerosi impieghi, da quelli di natura strettamente personale, a quelli legati alla casa (ristrutturazione, riqualificazione energetica, ecc), ma anche all’uso di fondi freschi per un’attività.
C’è però da sottolineare che si tratta di un importo che comincia ad essere abbastanza rilevante, tanto da spingersi alla soglia della somma minima concessa sotto forma di un vero e proprio mutuo (ipotecario o chirografario). Per questo riuscire ad ottenerla senza garanzie personali e reddituali può essere complicato (vedi anche Prestiti senza busta paga), ma non del tutto impossibile se si usano altre tutele, come quelle di tipo reale (ipoteca e cambiale).
Se da una parte la quasi totalità delle finanziarie e delle banche prevede una o più tipologie di prestito che comprende la somma di 20000 euro, c’è anche una notevole diversificazione sulle durate (con un notevole impatto della rata) e sui tassi di interesse (per i quali si utilizzano prevalentemente quelli fissi), il tutto complicato dall’offerta più specifica (aperta ad una sola categoria di possibili beneficiari) della cessione del quinto.
Per cui le variabili da considerare sono veramente tante e, nella scelta, non si può prescindere da una valutazione personale, che deve tenere presente:
E’ infine da valutare l’esistenza di convenzioni legate alla propria specifica categoria di appartenenza.
Le finanziarie e le banche che erogano prestiti personali, di norma si spingono almeno fino a 30 mila euro, come ad esempio Agos. Invece Findomestic si spinge ben oltre raddoppiando il tetto massimo fino a 60 mila euro. Di contro Agos prevede un rimborso anche in 120 mesi, mentre Findomestic di ferma ad 84. Tan e Taeg variabile in funzione delle durate scelte.