I prestiti a tasso zero sono reali o nascondono qualche sorpresa poco piacevole? E’ legittimo domandarsi se sia possibile che qualcuno “regali” del denaro, perché il principio che sta dietro ad un prestito è che a fronte del “rischio” di finanziamento ci sia anche un giusto guadagno. I prestiti senza interessi, in realtà, esistono ma bisogna saperli individuare, smascherando quelli che invece non lo sono affatto (soprattutto nel caso di finanziamenti online).
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Non è detto che un finanziamento con il tasso nominale annuo pari a zero sia un prestito a tasso zero reale. Infatti possono essere stati applicati dei costi di istruttoria, oppure (prassi abbastanza frequente) dei costi di incasso rid piuttosto elevati, od ancora delle spese di comunicazione medio-alte, con l’invio di comunicazioni che sono di numero superiore a quelle previste dalla legge.
In questi casi guardando il Taeg si scopre che, di fatto, il tasso corrispondente si scosta da quello zero di alcuni punti percentuali. Questo tipo di prestiti non sono quindi realmente a tasso zero. Invece non deve essere considerata nel computo dei costi l’imposta di bollo applicata, in quanto si tratta di una disposizione di legge.
Nella maggior parte dei casi i prestiti a tasso zero non sono prestiti personali, ma appartengono alla categoria dei finanziamenti finalizzati, per cui dietro l’acquisto di un bene c’è la possibilità di pagarlo in modo dilazionato, con un numero limitato di rate. Le banche e finanziarie come Agos, Findomestic o Compass a cui si appoggiano le catene di negozi che offrono il finanziamento a tasso zero alla loro clientela (come Euronics, Mediaworld, Unieuro) non fanno certo beneficenza: stipulano con i rivenditori specifici accordi con i quali questi ultimi si accollano i costi del finanziamento in cambio dell’aumento delle vendite che otterranno proprio grazie alla possibilità offerta di pagare a rate senza interessi, solitamente fino ad un massimo di 24 rate.
Indubbiamente, il poter acquistare un bene di un certo prezzo senza dover sostenere tutto il costo subito è un vantaggio per l’acquirente, specialmente se non c’è l’applicazione di alcun interesse, ma c’è anche il rischio di dover pagare una rata eccessivamente elevata per le proprie possibilità.
Quindi il giudizio di convenienza del prestito deve essere subordinato a quello di sostenibilità della spesa, e se necessario è meglio scegliere un finanziamento che prevede l’applicazione di interessi (non eccessivamente elevati) ma che consente di scegliere un piano di ammortamento più lungo, abbassando complessivamente l’importo delle rate da rimborsare.
Si tratta di un sistema che può essere valido anche per ottenere un finanziamento che altrimenti non verrebbe concesso, a causa del rapporto rata/reddito eccessivamente elevato, considerato che per ottenere un prestito a tasso zero (a meno che non si utilizzi una carta revolving che prevede questa possibilità) bisogna sempre attendere l’esito di una pratica di finanziamento in piena regola.
Sta avendo molto successo, specie tra i giovani e gli under 30, il cosiddetto Buy Now, Pay Later ovvero le diverse forme di dilazione di pagamento che sono ormai offerte da quasi tutti gli store online. Klarna, Scalapay, PagoDIL (solo per nominarne alcune) sono metodi di pagamento presenti al check out di quasi tutti i più noti negozi online che permettono di acquistare subito il bene scelto (abbigliamento, elettronica, bijoux, cosmetica…) pagando solitamente un terzo subito, e gli altri due terzi del prezzo dopo 30 e 60 giorni dall’acquisto, il tutto senza interessi o costi accessori. Così le sneakers più cool del momento che non puoi permetterti a 180€ diventano invece alla tua portata pagando subito 60€, e poi 60€ il mese dopo e gli ultimi 60€ il mese dopo ancora. Bisogna però fare molta attenzione a non esagerare, perché la facilità d’acquisto offerta da queste dilazioni di pagamento può portare con altrettanta facilità al sovraindebitamento. Inoltre, non ci sono costi finchè il rimborso delle rate è puntuale, ma in caso di ritardi le penali applicate solitamente sono parecchio salate.
(Fonte: siti ufficiali Klarna, Scalapay, Pagodil; Data rilevazione: 29/02/2024)
La nota banca torinese Intesa Sanpaolo offre ai suoi correntisti la possibilità di effettuare acquisti in app, dal proprio internet banking o dai siti ufficiali dei rivenditori convenzionati sfruttando il tasso zero reale con XME Prestito Diretto. Sarà quindi possibile, ad esempio, acquistare prodotti Samsung, Vespa, Apple o LG a rate senza interessi e senza spese accessorie, per importi da 200€ a 20.000€ (a seconda della tipologia di bene finanziato) e con un piano di ammortamento a scelta da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 120 mesi.
(Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo; Data rilevazione: 29/02/2024)
E’ raro riuscire a trovare un finanziamento a tasso zero reale per l’acquisto di un’auto. Alcune concessionarie, solo su alcuni modelli e per brevi periodi promozionali, potrebbero offrire il Tan 0%, ma quasi sempre è accompagnato da un TAEG almeno del 2% a causa dei costi accessori e spesso è richiesto un sostanzioso anticipo. E comunque non è detto che tale soluzione risulti alla fine la più conveniente. Bisogna sempre valutare la convenienza di un finanziamento non solo dal punto di vista economico in senso stretto, ma anche dal punto di vista della sostenibilità della rata negli anni a venire. Quindi, se ad esempio il finanziamento offerto a tasso zero prevede un piano di ammortamento breve e quindi una rata elevata, potrebbe convenire spendere un po’ di più in interessi scegliendo un finanziamento non a tasso zero ma con durata maggiore, così da rimborsare mensilmente rate di importo più leggero e sostenibili.
Più frequenti, invece, i prestiti a tasso zero per l’acquisto di una moto a rate.
Le donne e i giovani imprenditori (o aspiranti tali) tra i 18 e i 35 anni possono richiedere a Invitalia il prestito ON – Nuove Imprese a Tasso Zero: fino a 1,5 milioni di euro o fino a 3 milioni di euro a seconda che l’azienda abbia meno di 3 anni o meno di 5 anni di vita. Tutte le informazioni sul sito ufficiale Invitalia.it
(Fonte: sito ufficiale Invitalia; Data rilevazione: 29/02/2024)