Coronavirus: come funzionano i prestiti garantiti dallo Stato

Oltre che sui mutui, anche sui prestiti ci sono stati provvedimenti da parte dello Stato volti ad aiutare le imprese in difficoltà a causa del Covid-19, così come disposto da vari decreti, in particolare il Cura Italia e Liquidità Italia. Affianco ai provvedimenti del governo, alcune banche (ma bisogna rivolgersi direttamente ad esse) hanno creato dei prestiti personali ad hoc con tassi agevolati rivolti anche ai privati. Vediamo tutto nel particolare.

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I finanziamenti garantiti dallo Stato

In questo ambito è offerta la possibilità di accesso ai titolari di partita Iva, professionisti e imprese. I provvedimenti sono stati presi per sostenere l’accesso:

  • al credito;
  • alla liquidità in generale;
  • all’esportazione;
  • all’internazionalizzazione;
  • agli investimenti.

Per tutte queste necessità è stato creato uno stanziamento di 200 miliardi di euro sotto forma di Fondo di Garanzia gestito dalla società SACE Simest, che fa parte del gruppo Cassa Depositi e Prestiti. Non si tratta quindi di soldi erogati direttamente dallo stato, visto che tale stanziamento va solo a fare da garanzia per prestiti in realtà messi a disposizione dalle banche (ad esempio come fatto in passato per le richieste del Microcredito). Gli istituti di credito possono erogare i vari tipi di finanziamento senza particolari restrizioni, fino a quando ci sarà copertura o capienza da parte del Fondo stesso.

Funzionamento della garanzia

Bisogna innanzitutto quantificare la percentuale di copertura della garanzia che sarà offerta dal Fondo sulle somme richieste. In generale vanno dal 70% fino al 90% di copertura. La percentuale precisa dipende dalle dimensione dell’impresa che ne fa richiesta e dal suo fatturato. Più precisamente:

  • imprese con meno di 5 mila dipendenti, un fatturato al di sotto di 1,5 miliardi di euro: la copertura del Fondo è del 90%. La procedura di accesso viene semplificata;
  • imprese con più di 5 mila dipendenti, un fatturato tra 1,5 e 5 miliardi di euro: la garanzia scende all’80% del totale della somma richiesta;
  • imprese con fatturato al di sopra dei 5 miliardi di euro: garanzia al 70%.

Come altra condizioni da rispettare c’è il non superamento dell’importo della garanzia rispetto a massimo il 25% del fatturato registrato nel 2019 oppure rispetto al doppio del costo del personale sostenuto dall’impresa.

Per quanto riguarda poi le le piccole e medie imprese, le ditte individuali e le Partite IVA, sono stati riservati altri 30 miliardi di euro. L’accesso alla garanzia rilasciata da SACE è gratuito ma solo nel caso che i richiedenti abbiano esaurito la loro capacità di utilizzo del credito rilasciato dal Fondo Centrale di Garanzia.

N.B. È richiesta come ulteriore condizione la non distribuzione dei dividendi nei 12 mesi successivi. Non solo, l’impiego del denaro preso in prestito deve andare solo a sostenere le spese e le attività produttive che si trovano in Italia.

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Lo stesso decreto ha anche potenziato lo stanziamento del Fondo di Garanzia per le PMI (con in aggiunta 1,5 miliardi di euro), offrendo la possibilità di accesso anche alle aziende con dipendenti fino a 499 unità e ai professionisti.

Per sostenere l’esportazione è stato anche introdotto un sistema di coassicurazione, che mette a carico dello Stato il 90% degli impegni assicurativi (sempre via SACE), liberando 200 miliardi di risorse destinate al sostegno dell’export.

Condizioni e caratteristiche prestiti fino a 25 mila euro

La procedura più veloce per i Coronavirus prestiti riguarda i finanziamenti fino a 25 mila euro. Questi vanno richiesti sempre alle banche e sono sottoposti al Fondo di Garanzia. Inoltre sono previste modalità più snelle, tempi più contenuti e condizioni più leggere da rispettare, prime fra tutte:

  • i 25 mila euro sono la somma massima che si può ottenere, con un importo che dipende dal fatturato, essendo pari massimo al 25% di quest’ultimo. Quindi per ottenere 25 mila euro bisogna dimostrare un fatturato precedente di 100 mila euro. Per chi ha cominciato l’attività dopo l’inizio del 2019 o nel corso di quest’anno vale l’impiego dell’autocertificazione;
  • non bisogna essere destinatari di provvedimenti giudiziari o riguardanti esclusioni dai pubblici appalti.

La richiesta va fatta con l’apposita modulistica, che va completata in ogni sua parte e inoltrata alla banca alla quale ci si sta rivolgendo. Sui siti delle banche dovrebbero essere disponibili sia questi moduli che le condizioni applicate a queste tipologie di prestito.

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Per i privati

Affianco ai provvedimenti messi in campo dal governo, alcune banche hanno stanziato dei fondi propri per offrire finanziamenti a condizioni agevolate ai clienti, siano essi privati o professionisti. Altre banche hanno previsto invece la possibilità di sospensione delle rate di finanziamenti in corso.

Per esempio Unicredit e Poste Italiane hanno scelto la sospensione, mentre Bper ha stanziato un plafond di 100 milioni di euro complessivi (per privati, liberi professionisti, artigiani, commercianti e imprese con fatturato fino a 1 milione di euro). Con la banca emiliana si ha possibilità di ottenere fino a 10 mila euro con i primi 6 mesi a tasso zero (poi il tasso sarà dell’1%). La durata massima del piano di ammortamento è di 36 rate e non sono previste spese di istruttoria.

(Fonte: sito ufficiale Bper – Data: 28 aprile 2020)