Piano di ammortamento: tipologie, funzionamento e significato

Il piano di ammortamento serve tanto nel calcolo di un prestito che di un mutuo e indica il ‘programma’ tramite il quale avverrà il rimborso del finanziamento. In questo piano devono essere indicate tutte le rate in funzione della:

  • durata scelta;
  • tipologia di piano di ammortamento (francese, italiano, americano o tedesco);
  • tasso di interessi applicato.

A cosa serve?

La funzione di base del piano di ammortamento è quindi quella di indicare l’importo delle rate che saranno da rimborsare e la durata nel tempo dell’impegno finanziario. Ovviamente se si usa un tasso variabile per il calcolo degli interessi l’importo delle rate è relativo al tasso applicato nel momento del calcolo.

In questo caso è inevitabile che nel corso del tempo le rate cambieranno rispetto a quelle riportate nel calcolo che la banca o la finanziaria devono fin da subito consegnare al finanziato. Se invece abbiamo scelto un tasso fisso (od un tasso zero) allora l’indicazione delle varie rate sarà precisa.

calcolatrice con penna

In tutti i casi (sia nell’ipotesi di un tasso variabile che di un tasso fisso) qualora si verificassero situazioni che modifichino uno o più parametri presenti nel contratto (ribadiamo che non vale nel caso di un tasso variabile puro), allora il piano di ammortamento andrà ricalcolato. Una situazione che si può verificare per esempio quando:

  • si cambia la durata del rimborso (sia che si allunghi, sia che si accorci);
  • si modifica il tasso (da fisso al variabile o viceversa);
  • si effettua un rimborso parziale degli importi (quota capitale) da restituire.

Tipi di ammortamento

Abbiamo 4 tipologie di piano di ammortamento, anche se il più utilizzato è quello alla francese. Con questa tipologia si calcola il piano con l’applicazione degli interessi sul montante, tramite un calcolo ‘posticipato’ (per esempio la rata di mutuo che paghiamo a gennaio si basa sul calcolo fatto a dicembre, ecc). Tale ammortamento prevede una quota di interessi maggiore all’inizio che poi si riduce nel corso del tempo, mantenendo però le rate ‘costanti’.

In pratica la quota capitale e quella interessi funzionano in modo opposto per cui con il decrescere della quota interessi la quota capitale aumenta. Ciò fa in modo che nelle prime rate si rimborsi quasi esclusivamente la quota interessi mentre nella parte finale del piano si rimborsa quasi solo la quota capitale.

L’ammortamento alla francese è la scelta più comune anche nel caso di mutui e prestiti con tasso variabile. Il criterio è infatti lo stesso, anche se inevitabilmente si noterà una variazione delle rate nel corso del tempo, per il calcolo che viene fatto sempre sul montante residuo da restituire. Per ogni periodo di calcolo (‘epoche di revisione’), che potrà essere mensile, trimestrale, semestrale o annuale, quando vengono rilevate le variazioni dei tassi si rifarà il calcolo del piano di ammortamento.

In ogni fase di calcolo del piano di ammortamento si presume quindi che in futuro la rata sarà pari a quella calcolata, per poi procedere in realtà con nuovi calcoli quando i tassi cambieranno.

Le banche e le finanziarie prediligono questo tipo di ammortamento perchè offre maggiori guadagni nelle fasi iniziali, quando è più difficile che un cliente risolva le difficoltà di liquidità che hanno portato alla richiesta del finanziamento. Anche per i finanziati, nel caso di valutazioni sull’opportunità di allungare il piano o di estinguere anticipatamente, la convenienza si ha proprio nelle prime fasi, in quanto alla fine si va a rimborsare quasi solo il capitale, perdendo il vantaggio della rateizzazione.

Approfondimento: Come funziona l’estinzione anticipata di un prestito?

modellino di casa su calcolatrice

Le alternative all’ammortamento alla francese

Ora andiamo a vedere brevemente gli altri tre tipi di piano di ammortamento ed in che cosa differiscono dalla tipologia precedente:

  • ammortamento tedesco: questo è il piano che assomiglia di più a quello alla francese sfruttando il criterio delle rate ‘costanti’ con quota interessi decrescente e quella capitale crescente nel corso del tempo. Tuttavia il calcolo avviene in questo caso in modo anticipato. Ciò permette di fare i conti sui valori attualizzati, per cui si ha un leggero risparmio per i finanziati;
  • ammortamento italiano: questa tipologia punta alla stabilità della quota capitale che rimane fissa per tutto il tempo. Quindi la rata tende a ridursi con i vari rimborsi per la quota interessi che invece tende a diminuire. Ciò si traduce in un monte interessi complessivo, a fine piano, inferiore rispetto ai due tipi di piani precedenti. Con questo metodo siamo di fronte quindi a un sistema con rate decrescenti, adatto a chi vuole alleggerire i rimborsi da un certo punto in poi;
  • ammortamento americano detto anche anglosassone: quest’ultima tipologia è la più complessa in quanto si compone in realtà di due piani. Uno è quello di rimborso, dove le rate sono fatte solo di interessi e sono fisse; il secondo è un piano di investimento che punta a creare il capitale necessario, tramite gli investimenti, per estinguere il debito. Generalmente si pongono dei ‘paletti’ o scadenze dove si devono rispettare dei range di rimborso (per esempio tra il 10% e il 30%). Se non si rispettano i range e si danno delle somme maggiori, il surplus viene considerato come un’estinzione parziale, con ulteriore riduzione della quota interessi e ricalcolo delle rate future.