C’è una notevole differenza tra coloro che sono senza reddito e senza garanzie (oppure che non hanno un reddito dimostrabile), e coloro che, invece, possono richiedere dei prestiti chiedendo l’aiuto ad un garante. Questi ultimi infatti possono avere quasi tutte le porte aperte, mentre per gli altri la strada è tutta in salita ed a volte trovare una soluzione è quasi impossibile. Vediamo quindi le reali alternative partendo dalla valutazione se sia meglio riferirsi ai prestiti sul web oppure ad un consulente in agenzia (o filiale).
È un pensiero abbastanza diffuso che le richieste di finanziamenti online siano più facili da portare avanti con esito positivo. Una convinzione legata alla natura light della procedura a distanza. Ma è realmente così? Non proprio, anzi le procedure online sono quelle che spesso possono incontrare maggiori difficoltà soprattutto nel momento in cui si devono fare richieste di un prestito con un garante o un coobbligato. Quindi i prestiti online risultano comodi e veloci per chi ha una posizione reddituale personale solida, mentre non lo sono per chi non dispone di un reddito dimostrabile.
A prescindere dal canale che si voglia utilizzare ( web o filiale), per prima cosa bisogna partire dall’importo di cui realmente si necessita. Poi, in funzione di questo, si può decidere come muoversi. Ricordiamo inoltre che, anche se non si hanno delle garanzie personali o rappresentate da un immobile, si può comunque valutare se si hanno dei beni che possono essere ‘messi in gioco’, per aumentare le proprie chance di ottenere la somma o la liquidità di cui si ha bisogno.
Ovviamente in questo caso la strada che dobbiamo percorrere diventa quella tradizionale, mentre si deve generalmente tralasciare quella online.
Vediamo dunque come muoverci a seconda della nostra personale situazione.
1) Senza reddito dimostrabile
Come già accennato poc’anzi, in questo caso cercare dei prestiti online non ha quasi alcun senso. Anzi, per aumentare le probabilità di successo è meglio rivolgersi alle banche con le quali si hanno rapporti da un certo lasso di tempo, che conoscono i nostri movimenti bancari ed hanno un’immagine di noi costruita nell’arco di più anni. In questo caso più che un vero e proprio prestito si può ottenere un fido abbastanza ampio oppure, se si hanno dei titoli, si può scegliere un’apertura di credito garantita con essi o un prestito su titoli.
Con un reddito non dimostrabile da dichiarazione di reddito anche il prestito cambializzato può essere accettato senza troppa resistenza.
Infine rimangono le ipotesi di immobili dati in garanzia, sia nel caso dei mutui di liquidità che di altre forme di finanziamento più recenti come ad esempio il prestito vitalizio ipotecario. Parliamo di soluzioni che sono state pensate per le persone al di sopra di una certa età (over 65 anni), per garantire loro la possibilità di rendere liquida una proprietà senza però perdere il luogo dove abitare, rimettendo agli eredi le questioni legate al riscatto.
2) Senza garanzie
Se invece non si ha alcun tipo di garanzia, allora ci sono poche soluzioni. Si può optare ancora una volta per i prestiti con cambiali, che spostano e colmano l’assenza di garanzie (vedi anche Prestiti senza busta paga), essendo loro stesse una forma di garanzia molto solida, oppure il prestito su pegno. Qui è la cosa data in pegno a coprire ampiamente il controvalore attribuitogli e monetizzato sotto forma di prestito, quindi non c’è alcuna considerazione sul reddito o sulla presenza di altre garanzie. Inoltre se la somma ottenuta in prestito non viene restituita la banca si rifarà sull’oggetto del pegno, senza ulteriori conseguenze.
La difficoltà a riguardo può essere legata alla disponibilità di beni di valore che possano essere accettati in pegno e che abbiano un valore sufficiente a ottenere la somma di cui si ha bisogno. Una situazione simile si può incontrare con i compro oro o simili, dove si vende subito il bene e si ottiene la somma del controvalore secondo la valutazione di quel momento (soggetta a quotazioni e oscillazioni).
3) Con Garante
Se c’è una persona che è in grado di rimborsare le rate, alla banca non interessa particolarmente se uno dei richiedenti, o addirittura quello principale, sia senza reddito e senza garanzie personali. Questa è sicuramente la via più semplice da seguire, ed è valida anche per le richieste online, fermo restando che la mole di documenti da inviare diventa molta di più, perché coinvolge anche il garante od i garanti (documenti personali e reddituali).
In alcuni casi la persona indicata per svolgere la funzione di garante potrà essere chiamata anche ad occupare la posizione da coobbligato. Una scelta dovuta a situazioni in cui non ci sono legami familiari tra i soggetti coinvolti. Detto questo, il risultato non cambia per nessuno dei soggetti coinvolti nella pratica di finanziamento.
Fanno eccezione a quanto detto fino ad ora i prestiti per studenti che gli stessi possono richiedere per pagare la retta dell’università o di un Master. Questi finanziamenti sono però accessibili solo se si frequenta atenei convenzionati con l’istituto di credito prescelto che a sua volta sarà tutelato dall’apposito fondo statale che prende il nome di “Fondo per il credito ai giovani”. E’ altresì necessario possedere alcuni requisiti fondamentali come:
Le condizioni del prestito possono variare a seconda dell’istituto di credito anche se generalmente non vengono richieste garanzie patrimoniali né da parte dello studente che dei genitori. Il rimborso inizierà dopo la fine del piano di studi ed in alcuni casi anche alcuni mesi dopo (ad esempio con Intesa Sanpaolo anche 24 mesi dopo).