Una tipologia di cambiale molto particolare (ed anche poco usata) è quella che viene definita ipotecaria. Come si comprende dal nome, si tratta di una cambiale che incorpora anche la garanzia di ipoteca su un immobile (può essere usata come alternativa al mutuo), per cui se il debitore non dovesse pagare (ed è sufficiente anche una sola cambiale) il creditore può attivare la procedura di pignoramento dei beni ipotecati, con prelazione rispetto ad eventuali altri creditori.
La formula usata per la compilazione, l’obbligo di pagamento dell’imposta di bollo, e le altre formalità per quanto riguarda la firma e le varie indicazioni in essa riportate, seguono le regole generali delle cambiali. Ciò che è effettivamente differente è la necessità di rivolgersi ad un notaio, tanto per l’iscrizione dell’ipoteca nell’apposito registro che per la sua cancellazione (vedi anche Prestito vitalizio ipotecario).
I costi dipendono da vari fattori, visto che bisogna considerare l’imposta di bollo, il valore dell’ipoteca sul quale si pagano le relative imposte ed anche le spese notarili (che vanno considerate poi anche per la cancellazione). Complessivamente la cambiale ipotecaria porta a esborsi maggiori rispetto ad una analoga situazione (pari importo) di acquisto tramite mutuo, quindi va presa in considerazione solo se non ci sono altre alternative percorribili per quanto riguarda il debitore. Per il creditore il valore aggiunto può essere dato invece dalla possibilità di poter ugualmente trasferire il credito (condizione tipica della cambiale a meno che non venga in origine compilata precludendo la possibilità di apporre girate).
La procedura si suddivide in varie tappe. Per prima cosa c’è la compilazione della cambiale o delle varie cambiali, che vengono poi trattenute dal creditore. Questi le deve consegnare ad un notaio, il quale a sua volta le trattiene e le deposita insieme all’atto stipulato perché si abbia l’iscrizione dell’ipoteca nei registri immobiliari. Non appena avvenuta l’iscrizione le cambiali vengono riconsegnate dal notaio al creditore.
Una volta pagate tutte le cambiali (via via riconsegnate al debitore) questi, per ottenere la cancellazione dell’ipoteca, deve esibirle nuovamente al notaio (vedi anche Estinzione anticipata del prestito). Prima di provvedere il notaio deve comunque interpellare il creditore che, in caso di parere positivo, permetterà la fattiva annotazione dell’avvenuta cancellazione. Se invece non c’è il parere positivo il debitore deve rivolgersi all’autorità giudiziaria per ottenere il riconoscimento dell’avvenuto pagamento “per intero” del debito, che deve autorizzare il notaio a procedere nella cancellazione dell’ipoteca stessa.