Cos’è la cambiale agraria? Costi e tipologie

Il prestito cambializzato “può” essere concesso da banche e privati, e ha un carattere “eventuale” ed occasionale, nel senso che non è quasi mai presente in modo stabile all’interno di un’offerta di finanziamenti anche da parte dei vari Istituti di credito.

La cambiale agraria, invece, pur essendo un titolo esecutivo a tutti gli effetti (quindi si segue la stessa procedura relativa all’eventuale levata di protesto), costituisce una tipologia di prodotto che le principali banche hanno in modo permanete tra le proprie offerte.

Questo non costituisce l’unico privilegio ad essa associabile, in quanto ci sono altre caratteristiche che la fanno emergere rispetto ai prodotti simili, primo fra tutti l’imposta di bollo agevolata (vedi anche Prestiti cambializzati veloci).

Caratteristiche principali e differenza rispetto alle altre cambiali

L’imposta di bollo è fissata in misura pari allo 0,1 per mille mentre per quelle ordinarie si ha un’aliquota del 12 per mille. Oltre a questa sono previste delle spese ricorrenti di accesso al finanziamento che variano a seconda che si tratti di un finanziamento con garanzia di cambiale agraria, oppure apertura di credito o sconto cambiario e che generalmente comprendono:

  • le spese di istruttoria;
  • i costi di gestione della pratica
  • il contributo per la Società di Gestione Fondi per l’Agroalimentare quando dovuto. L’ S.G.F.A è fissato a 0,30% per le durate sotto i 18 mesi ed allo 0.50% per le durate sopra i 18 mesi.

Altra differenza significativa rispetto alle altre cambiali si ha riguardo alla durata. Qui infatti possiamo trovare due situazioni:

  • cambiale unica con durata di massimo 12 mesi, generalmente rinnovabile per pari periodo;
  • una cambiale firmata per ciascuna rata, in riferimento ad un piano di ammortamento che al massimo arriva a 60 rate (quindi 60 cambiali), ovvero 5 anni.

Nella pratica, la scelta dell’una e dell’altra tipologia non è quasi mai del tutto libera, ma è condizionata dalle ragioni per cui si richiede un prestito assistito con garanzia tramite cambiale agraria. Normalmente quelle di 12 mesi sono previste per attività di tipo ordinario, mentre le altre per quelle di tipo straordinario.

Tassi e requisiti

In tutti i casi c’è un requisito fondamentale per poter accedere a questo tipo di prestito cambiario nelle sue varie forme: rientrare nella categoria degli agricoltori. Infine c’è l’aspetto del tasso applicato. Infatti a differenza dei prestiti cambializzati, in cui si va incontro a una fase di negoziazione con le banche, il tasso di quelli agrari risulta più basso ma non negoziabile. In ogni caso varia fortemente da banca a banca (vedi anche Tasso usuraio).

Esempi

  • Mps prevede il credito agrario, con cambiale o sconto di cambiale agraria, e durata da 18 a 60 mesi. A scelta il tasso può essere fisso o variabile;
  • Credem propone, con tasso inferiore al 9%, una cambiale di durata fino a 12 mesi rinnovabile a scadenza (a partire da 3 mesi);
  • Unicredit offre l’affidamento in conto corrente a tempo indeterminato.