Acquistare un Pc a rate: Pagodil, finanziamento e carte revolving

L’acquisto di un Pc a rate può avvenire sfruttando differenti canali:

  • offerte da parte di provider che affiancano la vendita di smartphone a rate, come ad esempio con Tv e Pc (come ad esempio spesso accade con la Tim);
  • il classico finanziamento presso il rivenditore (o prestito personale);
  • forme di pagamento rateali come ad esempio Pagodil;
  • l’impiego di una carta revolving;

Differenze e alternative del tipo di finanziamento

La scelta di uno strumento, in alternativa ad un altro, dipende da vari fattori, ma indubbiamente spiccano per rilevanza:

  • la convenienza economica, condizionata dalla presenza di un eventuale tasso di interesse, a meno che non si tratti di un prestito a tasso zero;
  • i requisiti necessari per poter accedere a varie possibilità, puntando così a quella che risulta la più soddisfacente in base alle proprie possibilità.

Vediamo le principali caratteristiche delle differenti modalità che si possono valutare, partendo da quelle più simili al classico finanziamento.

Le proposte dei provider


Con smartphone e tablet, spesso i provider possono abbinare anche offerte di Pc a rate. Le promozioni e gli importi sono soggetti a variazioni legate al tipo di modello, alla novità e alla titolarità di un determinato prodotto o servizio di telefonia mobile o fissa. Generalmente per il pagamento di Pc a rate, così come anche per le Tv, la rateizzazione (fino generalmente a 48 mesi) viene rimborsata nella bolletta del telefono di casa oppure su carta di credito.

Alla pari degli altri device i prodotti cambiano spesso così come gli importi richiesti per il pagamento. Per avere informazioni generiche si può consultare i siti online dei vari provider, che permettono anche di procedere all’acquisto. Non si tratta di un vero e proprio finanziamento, quanto di una agevolazione con dilazione di pagamento, e per le condizioni bisogna fare una valutazione caso per caso.

I finanziamenti tramite rivenditore

Le catene specializzate nella vendita di prodotti tecnologici (e spesso anche i grandi ‘supermercati’), offrono finanziamenti convenzionati con banche o società finanziarie, per consentire la vendita di prodotti a rate, compresi i Pc. In periodi promozionali si possono anche acquistare con finanziamenti a tasso zero. I pc di fascia medio-alta rientrano quasi sempre in queste opzioni di pagamento, che spesso sono limitate a specifici importi (da un minimo ad un massimo finanziabile).

Attenzione: al di fuori dei periodi di promozione si trovano finanziamenti con un tasso di interesse fisso, che può risultare anche abbastanza elevato. Prima di richiedere l’acquisto del Pc a rate con finanziamento, se non è previsto un tasso zero, è meglio farsi fare una simulazione o preventivo dell’importo che effettivamente verrà pagato (prezzo più interessi), per valutare la possibilità di scegliere un altro pc più consono alle attuali possibilità di spesa.

In alternativa, passando sempre per un normale finanziamento, si può anche scegliere un prestito personale (che a differenza di quello tramite rivenditore può essere anche di importo maggiore o minore del prezzo pagato), richiedibile con alcune società anche interamente on line. E’ praticamente impossibile trovare un tasso zero, e il costo finale, comprensivo di interessi, potrà risultare anche in questo caso piuttosto elevato.

Requisiti

Tutte tre le alternative valutate fino a qui impongono una fase di istruttoria da parte della finanziaria o di chi accetterà la dilazione di pagamento, che si baserà sulla documentazione reddituale del richiedente. Si tratta infatti di possibilità concesse solo a chi può dare prova di essere in grado di rimborsare il prestito. Quindi si dovrà possedere una busta paga, un reddito da lavoratore autonomo, la pensione oppure in alternativa avere un garante solido e affidabile.

Soluzioni senza “reddito” dimostrabile

L’acquisto di un pc a rate è possibile anche sfruttando delle modalità differenti rispetto ad un classico finanziamento, come nel caso di Pagodil oppure con l’impiego delle carte revolving. Ciò che rende assimilabili queste due tipologie di “acquisto” rateale è l’assenza di una dimostrazione di reddito come conditio sine qua non in fase di acquisto. Tuttavia Pagodil non prevede l’applicazione di interessi, a differenza delle carte revolving (tranne qualche eccezione come carta Zerus). Vediamo come funzionano queste due soluzioni:

Pagodil

Si tratta di una dilazione di pagamento del prezzo di acquisto di un prodotto, che può essere richiesto solo presso gli esercenti convenzionati con Cofidis. Per la richiesta del pagamento in rate tramite Pagodil non serve la documentazione reddituale, ma si dovrà dare un assegno (non compilato e riutilizzabile) oppure un bancomat, per far fare una breve valutazione da parte dell’istituto di credito francese.

L’eventuale approvazione del pagamento avverrà in tempi ridotti e porterà all’attivazione della rid mensile sul conto corrente collegato ai mezzi di pagamento esibiti. Riassumendo:

  • se c’è il via libera di Cofidis, si acquista il prodotto senza spendere soldi nell’immediato, per poi pagare ogni mese la rata pari al prezzo diviso il numero di rate di dilazione senza interessi (ad esempio se il pc costa 800 euro, e si ha una dilazione di 10 rate, si pagheranno 80 euro a rata);
  • se invece non si supera la breve fase di valutazione si ha la possibilità di acquistare il prodotto con un altro sistema non rimanendo traccia del rifiuto.

(Fonte: sito ufficiale Cofidis – Data: 13 dicembre 2018)

Carta revolving
Con questo tipo di carte non bisogna comunicare nulla al venditore: si consegna la carta e si effettua il pagamento alla pari di un’altra carta di credito. Poi si pagherà a rate secondo le condizioni previste dal foglio informativo della propria carta a partire dal tasso di interesse applicato e la presenza di altri eventuali costi.

Quindi non c’è alcuna fase di istruttoria in fase di acquisto e non c’è il rischio che la rateizzazione non venga accettata (se logicamente il plafond è sufficiente a coprire il prezzo di acquisto). Ovviamente bisogna già essere titolari di una carta revolving, e averla nel circuito di pagamento che in venditore accetta (qualche problema si può incontrare soprattutto con quelle America Express che in Italia non sono accettate ovunque).

Esempio a tasso Zero

Abbiamo in precedenza menzionato Carta Zerus di Agos che rappresenta uno dei pochi esempi di revolving ‘possibilmente’ senza tasso di interesse. Nel particolare la proposta della finanziaria italo/francese permette di godere di un tasso 0 per acquisti di minimo 500 euro che saranno dilazionati in 10 rate mensili. Da sottolineare che sotto tale cifra viene normalmente applicato un tasso d’interesse che al 13 dicembre 2018 è pari a TAN 14% e TAEG 17,52%.

(Fonte: sito ufficiale Agos – Data: 13 dicembre 2018)