Banco di Napoli, essendo ormai una banca facente parte del gruppo Intesa Sanpaolo, usufruisce della stessa gamma di prodotti, convenzioni e caratteristiche di una tra le grandi banche che ha saputo meglio diversificare la propria offerta tra privati, giovani, piccole imprese ed aziende medio-grandi.
Ma cosa è cambiato con questa incorporazione fattivamente avvenuta nel 2017 e, soprattutto, che differenze ci sono tra il rivolgersi ad una banca con un maggiore legame territoriale oppure ad un grande gruppo bancario?
Nel caso del Banco di Napoli, prima e dopo l’accorpamento effettivo nel gruppo Intesa Sanpaolo, non ci sono state particolari modifiche visto che la banca napoletana faceva parte del gruppo bancario torinese già da circa 15 anni. In senso assoluto, l’aspetto più evidente è che il legame territoriale è venuto meno totalmente, ma di contro le alternative sulla tipologia di ‘prestito’ sono aumentate.
Ovviamente ciò ha degli effetti estremamente positivi quando ci si ritrova alle prese con la ricerca di prestiti il più possibile personalizzabili o quanto meno adattabili alle proprie necessità. Uno degli esempi più emblematici si ha proprio con la onnipresenza di prodotti dedicati a categorie “svantaggiate” al momento di chiedere un finanziamento, come nel caso dei lavoratori atipici e precari (vedi anche Prestiti per giovani).
Analizziamo insieme le alternative 2020
Anche con l’ex Banco di Napoli quindi la soluzione pensata per i giovani si chiama PerTe Giovani che permette di ottenere tra i 2 mila euro ed i 30 mila euro, con condizioni agevolate per coloro che hanno meno di 35 anni. Tra le agevolazioni troviamo la mancanza di spese di incasso rata, di quelle applicate sulle comunicazioni e l’imposta di bollo.
Ovviamente non si tratta di un prestito senza una garanzia reddituale, o almeno un garante, ma le politiche di credito sono buone. La durata massima del rimborso, al pari di una cessione del quinto è fino a 120 rate, con l’assicurazione copertura perdita di impiego o causa morte facoltativa (foglio informativo)
(Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo – Data: 28 maggio 2020)
Quasi tutte le banche e le finanziarie ormai prevedono almeno un tipo di finanziamento (vedi anche Finanziamenti online) riconducibile alla cessione del quinto e che rappresenta normalmente il prodotto ‘di punta’. Con il gruppo Intesa la scelta dei vari prestiti di tipo personale è tra le più ricche, per cui in una tale rosa di prodotti la cessione del quinto, che riserva comunque delle ottime condizioni visti i tassi e i costi accessori medi, non è la sola soluzione da prendere in considerazione. Nel particolare le varie soluzioni presenti nel panorama attuale riguardano tutte la gamma PerTe (Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo – Data: 28 maggio 2020):
Prestito Diretto
Permette di finanziare i propri acquisti a tasso zero da un minimo di 200 euro fino un massimo di 20 mila euro, scegliendo una durata compresa tra i 6 mesi e i 120 mesi. Si tratta di un finanziamento finalizzato, però, all’acquisto di prodotti e servizi di partner selezionati e la somma viene pagata direttamente al venditore. Come requisito aggiuntivo è essenziale essere correntisti della banca con un servizio MyKey attivo.
E’ infatti necessario accedere alla banca online e più precisamente all’apposita sezione Reward/Prodotti a tasso zero dove scegliere il prodotto ‘preferito’ tra quelli proposti.
Prestito Facile
Si tratta di un prestito personale che permette di richiedere una cifra tra i 2 mila e i 75 mila euro, da rimborsare in un massimo di 120 mensilità. Il tasso può essere a scelta tra fisso e variabile. Questo finanziamento offre un’opzione per posticipare il pagamento di alcune rate. Il numero di tali rate dipende dalla lunghezza del piano di ammortamento (più precisamente durata originaria meno uno).
Prestito InTasca
E’ un piccolo prestito che permette di ottenere fino a 5 mila euro (minimo 1000 euro) e che funziona come una linea di credito che si ricarica a mano a mano che si restituiscono le somme utilizzate (anche in modo parziale e a più riprese). Sono gratis:
Le esigenze economiche delle imprese hanno un ‘passo’ del tutto diverso rispetto a quelle dei privati, ma anche degli autonomi o liberi professionisti. Da qui la decisione di suddividere e specializzare l’offerta in un modo quasi certosino soprattutto nel caso delle piccole imprese.
A seconda della tipologia scelta, si può arrivare ad ottenere somme fino a 2,5 milioni di euro, mentre per le medio-grandi imprese le somme arrivano anche a 350 milioni di euro, considerati vari fattori come fatturato, patrimonio, tipologia di settore, ecc. Non mancano prodotti dedicati a esigenze più particolari come il Neo Impresa dedicato alle start up (che copre fino al 75% delle somme necessarie). Trattandosi di una tipologia di prodotti dove la consulenza ha un ruolo centrale è consigliato rivolgersi direttamente ad una delle varie filiali.
(Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo – Data: 28 maggio 2020)
Anche per i privati, dato che per alcuni prestiti si possono richiedere le stesse somme, è necessario, per fare la scelta più adatta, riferirsi ad un consulente andando in filiale.
Infatti sul sito ufficiale non c’è un calcola rata che permetta di effettuare una scrematura a monte. Il discorso cambia leggermente nel caso di un già correntista visto che per alcune tipologie di finanziamento si può procedere direttamente dall’area personale dove saranno calcolate anche le condizioni offerte.