Prestiti a firma singola: cosa valutare prima di richiederli

I soggetti che possono essere coinvolti in una richiesta di finanziamento possono essere diversi, ma tutti sono accomunati dall’obbligo di rimborsare le rate secondo l’ordine di ‘coinvolgimento’ che dipende dalla posizione ricoperta nel contratto.

Fanno generalmente eccezione i prestiti a firma singola per i quali non si ha questa ‘varietà’ di interlocutori visto che dal lato del richiedente c’è solo il diretto interessato.

Quali sono le differenze e le conseguenze

Sul piano delle differenze formali, come già accennato, in caso di firma singola c’è infatti da rilevare solo il fatto che nella sezione ‘firme’ troveremo solo quella di una persona. Da un punto di vista sostanziale, il fatto che ci sia una sola firma significa che c’è un solo richiedente e che è l’unico che dovrà rispondere dell’obbligo di rimborso.

Ma attenzione, ci possono essere delle limitazioni per quanto riguarda la possibilità di sfruttare la firma singola. Per esempio non ci sono difficoltà nel caso di prestiti finalizzati (compresa la via online con firma digitale), anche nel caso di coniugi in comunione di beni.

Più problemi nel caso di richiesta di un prestito personale in banca. Nelle stesse ipotesi (coniugi in comunione di beni), infatti, generalmente si esclude a monte la possibilità della firma singola (ipotesi che si verifica spesso anche quando si tratta  di cointestatari del conto corrente, anche se questo fosse a firma disgiunta).

mano che firma un contratto

Ovviamente la libertà di poter richiedere o meno i prestiti con firma singola è condizionato anche da altri fattori che possiamo sintetizzare nei seguenti punti:

  • importo che si vuole richiedere;
  • tipo di contratto di lavoro che si ha;
  • nel caso di neoassunti;
  • per l’età anagrafica.

Invece rientrano sempre (per la loro stessa struttura) tra i prestiti a firma singola sia quelli cambializzati che le cessioni del quinto dello stipendio.

Approfondiamo ora le singole ipotesi che condizionano o limitano la possibilità di richiedere un prestito a firma singola, per capire anche i margini con i quali superare eventualmente queste limitazioni.

Per l’importo che si vuole richiedere

Se si ha bisogno di una certa liquidità e il proprio stipendio o le proprie entrate non sono sufficienti a fornire una garanzia accettabile per la banca o la finanziaria, allora potrà essere richiesto l’inserimento di un garante o di un coobbligato.

In queste ipotesi, se non si ha nessuno da inserire nei contratti o si vuole procedere con la firma singola, la sola possibilità è quella di offrire altre garanzie gradite all’istituto di credito come per esempio quelle patrimoniali (titoli, investimenti, ecc) o un immobile che però venga giudicato idoneo (giudizio che è sempre discrezionale).

Il tipo di contratto che si ha

Chi ha un contratto a tempo determinato è condizionato dalla durata residua del contratto (vedi prestiti con contratto a tempo determinato). Le promesse di ‘rinnovi futuri’ fatte dal datore di lavoro non hanno infatti valore, a meno che non risultino da un impegno formalizzato su una lettera di impegno. Anche i titolari di contratti di lavoro atipici possono incontrare grandi difficoltà.

Spesso le banche o finanziarie che considerano finanziabili comunque questi target di clientela, accompagnano la proposta del prestito con una polizza di assicurazione sul credito che copra il rischio di perdita dell’impiego ma ovviamente il finanziato/assicurato non viene sollevato dall’obbligo di rimborso.

persone che parlano di contratti

Per i neoassunti

Chi è neoassunto (o apprendista), a meno che non abbia superato il periodo di prova, non ha molte possibilità di ottenere il finanziamento a firma singola. Anche di fronte a uno stipendio buono c’è questa limitazione, perché il rischio che il giorno dopo il rapporto di lavoro venga interrotto è troppo altro.

In queste situazioni è difficile che venga proposta anche una polizza ‘rischio perdita di impiego’. Purtroppo è una situazione che è difficile da aggirare. Anche in questo caso si può cercare di offrire qualche garanzia personale in più (patrimoniale o un immobile).

(Approfondimento: cessione del quinto per neoassunti)

A causa dell’età anagrafica

Può capitare che per ottenere l’importo desiderato a fronte di una rata accettabile (logicamente in base alle proprie necessità) si debba sfruttare una durata del piano di ammortamento che supera l’età anagrafica massima accettata dalla banca o finanziaria. In questi casi le alternative possono essere solo due:

  • cercare un istituto di credito che prevede un’età anagrafica massima più elevata;
  • mettersi come garante e chiedere a qualcun altro di fare da obbligato principale (ovviamente in questo caso decade la possibilità di sfruttare la formula a firma singola).