Un investimento nella propria casa, che permetta di abbassare i costi dell’energia elettrica, richiede generalmente un impiego di ingenti somme di denaro. Questo ha spinto molte banche a fornire un’offerta completa di mutui “energia” (oppure “green”, per bioedilizia, ecc) oltre che svariate forme di finanziamenti per il fotovoltaico, per l’uso di impianti eolici o biomasse, ed in generale per quelli che sfruttano le energie alternative pulite (vedi anche Finanziamento auto elettriche).
I forti cambiamenti (in negativo) subiti dai vari conti energia (con apice nel 2012) non hanno comunque privato le persone interessate nell’installazione dei pannelli fotovoltaici (vedi anche Incentivi fotovoltaico), dei vantaggi collegati al loro utilizzo, ma hanno introdotto qualche limitazione burocratica, spingendo le banche a concedere i suddetti prestiti specifici solo con consegna della certificazione di comunicazione al gestore, oppure passando per finanziamenti convenzionati tra fornitori di impianti e banche o finanziarie (come l’accordo storico tra Prestitempo e Sunpower, ereditato dalla sezione db Easy di Deutsche bank).
A riguardo non c’è una risposta omogenea alla domanda dei finanziamenti per fotovoltaico: alcune banche concedono solo quelli a tasso variabile, altre anche a tasso fisso, con durate e importi molto differenti (le cifre erogate comunque oscillano tra i 60 mila e i 100 mila euro per il settore privato), con una taratura legata anche ai destinatari (a seconda che si tratti di clienti retail oppure business, e in relazione alle loro dimensioni). Tutto questo ha un certo effetto anche sul piano degli stessi tassi che, tendenzialmente, sono più bassi di quelli dei prestiti personali, ma molto più elevati di un mutuo ipotecario.