A chi rivolgersi e cosa serve per ottenere un prestito per badanti?

Il contratto collettivo nazionale delle badanti ed in generale dei collaboratori domestici o di assistenza familiare (inquadrati sia in funzione del tipo di mansione svolta, del livello di competenze specifiche possedute, che del livello economico percepito), viene classificato in quelli di tipo dipendente.

Quindi da un punto di vista generale non ci sono grandi difficoltà ad ottenere dei prestiti per badanti, anche on line, tanto per le lavoratrici italiane che per quelle straniere, logicamente se la situazione pregressa sul piano dell’affidabilità (come reputazione creditizia) e se la situazione reddituale, lo permettono. Ci sono comunque delle differenze per quanto riguarda lo status di lavoratrici straniere e lavoratori stranieri a seconda che siano comunitari o extra comunitari.

I requisiti per richiedere i finanziamenti per badanti?

Quello che le banche chiedono in modo univoco è la residenza in Italia, e di norma viene richiesta anche la titolarità di un conto corrente bancario (ci può essere qualche eccezione, come nel caso della Specialcash Postepay), oltre che la dimostrazione di un reddito ed un contratto di lavoro in corso.

Non ci sono limitazioni di età differenti rispetto ai lavoratori italiani, e per il solo caso degli extra comunitari sono richiesti, in più, i documenti legati al permesso di soggiorno (certificati, comunicazioni, stipula dell’apposito contratto o compilazione del modulo richiesto, ecc).

I documenti richiesti?

In primis ci sono quelli reddituali, ed è necessario che sia stato superato il periodo di prova indicato nel contratto stesso: busta paga, cud se si lavora già da diverso tempo, ecc. Poi ci sono quelli personali: codice fiscale e documento di identità. A volte può essere necessario presentare anche un garante, che dovrà presentare una documentazione analoga.

Esempi di banche e finanziarie

  • Per chi non vuole un conto corrente, e indipendentemente dal lavoro svolto, c’è la Supercash di Postepay (Bancoposta), estesa anche ai lavoratori extra comunitari con un contratto di lavoro regolare. Condizione fondamentale è: residenza in Italia da almeno 12 mesi per i dipendenti (quindi anche badanti) mentre sono 36 i mesi per i lavoratori autonomi;
  • DirectaPrestito è il finanziamento di Directa Fin che può essere richiesto anche dai lavoratori stranieri: massimo 30 mila euro da rimborsare entro e non oltre 84 rate;
  • Unicredit ha creato una “banca” dedicata agli stranieri, con proposte ad hoc: bisogna rivolgersi alla Agenzia Tu, e farsi fare un preventivo, sfruttando la consulenza misurata sulle specifiche necessità dei richiedenti, con consulenti madre lingua per una ampia fetta di stranieri.