Il passaggio dal Tfs al Tfr (a seconda che l’assunzione dei dipendenti statali fosse avvenuta prima o dopo il 31 dicembre del 2000), ha portato ad alcune difficoltà legate ad una gestione differente soprattutto nelle ipotesi di richiesta dell’anticipo.
Ad esempio recentemente è stata firmata una convenzione tra il Ministero Difesa e la banca BNL che ha riguardato solo l’anticipo del Tfs maturato al momento di andare in pensione, e in modo particolare per gli agenti di polizia, militari e magistrati (per gli altri statali è stato rimandato alla possibile convenzione tra la banca e l’Inps ex Inadel). L’anticipo Tfs è possibile con numerose banche e finanziarie.
L’anticipo Tfs a differenza dell’anticipo del Tfr non può comunque essere richiesto durante l’attività lavorativa. Detto questo i tempi per l’erogazione del trattamento di fine servizio possono essere piuttosto lunghi. Per questo si può provvedere a chiedere un anticipo del Tfs, che non viene erogato dall’ente preposto al suo versamento effettivo, ma da una banca. L’istituto di credito a fronte del servizio di anticipazione delle somme, percepirà degli interessi, con l’applicazione di un tasso fisso. Questo in caso di una convenzione (con Inps o Ministero), non potrà superare quello limite indicato negli accordi.
La somma ‘anticipata’, come vedremo negli esempi, non è mai pari al 100% ma, a seconda dei vari istituti di credito, ci si attesta in percentuali comprese tra il 90% ed il 95%. Ribadiamo che queste sono solo condizioni ‘generali’ visto che le banche possono stabilire anche percentuali di anticipo inferiori rispetto a quelle sopra indicate (il 95% rappresenta comunque la soglia massima). Non solo i vari istituti di credito hanno libertà di scelta anche sulla definizione dei tassi (al di sotto del tasso soglia previsto dalla legge per il periodo) logicamente se non hanno firmato qualche accordo o convenzione.
Approfondimento: Cessione nel quinto quando si cambia datore di lavoro.
Il principale vantaggio dell’anticipo TFS è invece rappresentato dalla possibilità di ricevere il denaro ‘accantonato’ più velocemente. Nel particolare a seconda della ragione per la quale il rapporto di lavoro si è interrotto, si avrà la possibilità di non attendere 12 o 24 mesi a titolo di anticipo (12 in caso di pensionamento e 24 mesi in caso di cessazione del rapporto di lavoro per altre ragioni). Questo nel caso di importi inferiori a 50.000 euro. In caso di cifre maggiori si andrà invece incontro ad una dilazione:
Consideriamo ora le condizioni di alcuni prodotti in una rilevazione effettuata per tutti e 4 gli esempi il 18 gennaio del 2019:
TFS Subito
Per ottenere l’anticipo del trattamento di fine servizio Banca IBL propone la formula del TFS Subito, che ha come caratteristiche:
Per la restituzione è possibile scegliere tra:
(Fonte: sito ufficiale Banca IBL – Data rilevazione 18 Gennaio 2019)
Approndimento: Prestito IBL.
ViviBanca
Viene riproposto l’anticipo in una sola soluzione, ma con una percentuale massima di copertura del 90% rispetto alla somma totale spettante. Sul sito ufficiale viene proposto un prospetto esemplificativo con il Tfs maturato a Dicembre 2018 di euro 150.000,00. In questo caso con si può ottenere come anticipo subito 127.500,00 euro anziché 50.000,00 euro a dicembre 2019, 50.000,00 euro a dicembre 2020 e 50.000,00 euro a dicembre 2021. Al 18 gennaio il tasso proposto è del 6%.
(Fonte: sito ufficiale ViviBanca – Data rilevazione: 18 Gennaio 2019)
Igea Tfs
E’ la soluzione proposta da Igea Banca, che arriva a una copertura del 95% della somma totale. Disponibile anche la formula con richiesta parziale e possibilità di richiedere all’occorrenza i vari upgrade. Secondo il f.i. (valido a partire da giugno 2018) il Tan è compreso tra 5,00% e 8,00% in funzione della durata dell’operazione. Non è prevista alcuna commissione di istruttoria. Anche in questo caso proponiamo un esempio ufficiale nel caso di un Tfs maturato pari a 65 mila euro. Con Igea Banca sarà possibile ottenere come anticipo 61750 euro da restituire con un tasso d’interesse pari al 6%.
(Fonte: sito ufficiale Igea Banca – Data rilevazione 18 Gennaio 2019)
Banca Cambiano
L’importo massimo erogabile questa volta è pari al 90% del Tfs maturato
Non è prevista nessuna imposta a carico del richiedente se non un contributo una tantum pari a 100 euro come spesa d’istruttoria. Secondo quanto riportato dal sito ufficiale l’erogazione avviene normalmente entro 15 giorni dalla richiesta. Da sottolineare infine la necessità di apertura di un conto corrente con abbinata carta Bancomat/PagoBancomat.
(Fonte: sito ufficiale Banca Cambiano – Data rilevazione 18 Gennaio 2019)
Capitalfin
Concludiamo la nostra panoramica con la proposta di Capitalfin, la finanziaria facente parte del gruppo Banca Ifis. Anche in questo caso la percentuale di anticipo Tfs è pari al 95%. Per sottoscrivere il finanziamento non è necessario essere correntisti del gruppo bancario mentre a livello di costi non sono previste spese di istruttoria. La cifra riconosciuta quale anticipo verrà depositata in un’unica soluzione presso il conto corrente indicato in fase di richiesta mentre il rimborso verrà effettuato direttamente dall’ente di appartenenza in base alle tranche di erogazione del trattamento di fine servizio stesso.
(Fonte: sito ufficiale Capitalfin – Data rilevazione 18 Gennaio 2019)
Alla pari di altre forme di finanziamento è utile richiedere un preventivo a più società, fermo restando che i tempi di erogazione sono normalmente abbastanza ridotti (nell’arco di 25 o 30 giorni dalla richiesta). Per richiedere un preventivo solitamente sono sufficienti: