La cessione del quinto per l’acquisto dell’auto rappresenta una delle possibilità che si possono valutare nel momento in cui si desidera di acquistare un’automobile a rate. Logicamente non si tratta di una scelta ‘mirata’ in quanto la cessione del quinto fa parte dei prestiti personali e non finalizzati, per cui non rientra in quelli specifici dedicati all’acquisto di un’auto. A riguardo c’è solo un’eccezione e cioè i prestiti pluriennali offerti dall’Inps. Vediamo tutto nel particolare.
La particolarità della cessione del quinto sta nelle modalità di rimborso che possiamo riassumere fondamentalmente nei seguenti aspetti:
Questi due punti fermi si hanno tanto per le cessioni del quinto (stipendio e pensione) erogate da banche che dal prestito pluriennale diretto. Tuttavia solo in questo secondo caso il regolamento prevede in modo specifico la possibilità di vedere l’acquisto auto come una delle motivazioni accettate per farne richiesta (ovviamente bisogna possedere tutti gli altri requisiti necessari). Analizziamo ancor più approfonditamente le due alternative.
Come abbiamo detto, il funzionamento è simile ad una cessione del quinto soprattutto nella rata massima (pari al 20% dello stipendio) e nel prelievo della stessa a monte sugli emolumenti. Detto questo un prestito pluriennale, a differenza da una cessione ‘tradizionale’ (proprio per quanto previsto dal regolamento Inps ex Inpdap), è accessibile solo ai dipendenti pubblici ed ai pensionati se ricorrono le seguenti condizioni:
Chiunque rientri nel possesso dei requisiti necessari per richiedere una cessione del quinto può logicamente richiederla anche per l’acquisto di auto (anche usata). In tutti questi casi non c’è il bisogno di provare il motivo per il quale si richiede la cessione, e non c’è nemmeno la necessità che l’importo corrisponda a quello del prezzo di acquisto risultante dal preventivo.
Approfondimento: Cessione del quinto Inps
La scelta di un finanziamento deve partire sempre dalla valutazione della convenienza ma non può essere fatta in totale autonomia rispetto anche alle possibilità di ottenere il finanziamento.
In alcuni casi la cessione del quinto può infatti essere la sola strada percorribile o quella più sicura per ottenere una risposta affermativa come ad esempio nel caso dei cattivi pagatori, protestati oppure per chi ha già alcuni prestiti in corso che rendono il giudizio poco favorevole nel caso di un’altra tipologia di finanziamento.
Questa premessa è doverosa dal momento che se da una parte una cessione prevede l’applicazione di un tasso di interesse fisso per tutta la durata e la possibilità di scegliere un piano di ammortamento anche lungo (fino a 10 anni) dall’altra può essere piuttosto onerosa.
Infatti non si hanno possibilità di spuntare condizioni assimilabili a un tasso zero, che invece si può verificare per esempio per i finanziamenti finalizzati. Non solo, nel caso della cessione è altrettanto complicato ottenere un tasso di interesse molto contenuto a meno di particolari promozioni o convenzioni normalmente riferite solo ai dipendenti pubblici.
Ricordiamo inoltre che la cessione del quinto prevede l’obbligo di stipulare la copertura assicurativa obbligatoria anche se in alcuni casi se ne fanno carico le stesse banche.
Per ottenere un preventivo per la cessione del quinto generalmente basta la busta paga o il cedolino della pensione perché qui si possono ricavare tutti i documenti necessari. Nel caso del prestito pluriennale questi dati sono già a disposizione dell’amministrazione. Solo nel caso della cessione del quinto della pensione, se non ci si affida a banche o finanziarie convenzionate con l’Inps, bisogna munirsi anche della certificazione della quota cedibile (vedi anche Cessione del quinto normativa).
Da segnalare la recente possibilità di richiedere la cessione presso alcune concessionarie che sfruttano convenzioni ad hoc con mediatori finanziari. Ma attenzione, se da un lato è possibile ottenere alcune semplificazioni ‘logistiche’ dall’altro non è detto che significherà intraprendere la strada più conveniente rispetto alle proprie necessità che, ribadiamo ancora una volta, dovranno essere valutate serenamente e con attenzione prima di procedere con qualsiasi delle soluzioni suddette.