Cessione del quinto della pensione INPS ex INPDAP: qual è il significato di quota cedibile?

L’estensione ai pensionati dell’accesso alla cessione del quinto, ovvero il prestito personale da rimborsare tramite trattenuta a monte della rata (effettuato dall’ente di riferimento, quindi Inps, Inpdap, Enasarco, ecc) ha avuto come condizione alcune limitazioni.

Infatti un pensionato che voglia richiedere una cessione del quinto della pensione, a differenza dei dipendenti, deve prima ottenere la certificazione che attesta la sua ‘quota cedibile’ affinché la banca o la finanziaria possa poi procedere al calcolo dell’importo del prestito ottenibile. Questa prassi ha come fine ultimo quello di garantire sempre un tenore di vita dignitoso ad una categoria sociale ritenuta più debole. Per lo stesso motivo ai pensionati non è possibile accedere al prestito con delega.

Indice
Come si calcola la quota cedibile della pensione?
La quota cedibile e le pensioni non ammesse
A chi rivolgersi per richiedere la quota cedibile?
Errore 205 INPS

Come si calcola la quota cedibile della pensione?

Chiunque voglia richiedere una cessione del quinto della pensione, per ottenere l’indispensabile certificato della quota cedibile deve rivolgersi al proprio ente pensionistico compilando l’apposito modulo di richiesta, indipendentemente dalla provenienza dei contributi e dell’ente che provvede al pagamento della pensione (sia essa derivante da lavoro autonomo o dipendente, nel caso di entrate dovute complessivamente dal cumulo di più pensioni da differenti enti, anche nel caso di pensione di reversibilità).

Il calcolo della quota cedibile viene eseguito sulla pensione netta (o sulla relativa somma nel caso di più pensioni). Si tratta in realtà di un calcolo semplice che volendo si può ufficiosamente effettuare in modo manuale, giusto per verificare orientativamente l’importo massimo di un’eventuale rata.

Si comincia calcolando un quinto della pensione netta percepita. Come accennato all’inizio dell’articolo, al fine di salvaguardare il tenore di vita dei pensionati, tale quinta parte va poi sottratta alla pensione netta: se rimane una cifra superiore alla pensione minima stabilita annualmente per legge allora la quinta parte individuata è interamente cedibile, sennò va ridotta in modo tale che nelle tasche del pensionato entri mensilmente almeno il trattamento minimo. Può dunque anche accadere che la quota cedibile risulti pari a 0 ed in tal caso il pensionato non potrà in alcun modo accedere a questa forma di finanziamento.

Facciamo due esempi per fare chiarezza, tenendo presente che la pensione minima per il 2023 è stata fissata a 563,74€.

Si percepisce una pensione netta di 1.000€. Un quinto equivale a 200€. Per vedere se sono effettivamente cedibili sottraiamo questi 200€ dai 1.000€ di partenza. Al pensionato rimarrebbero in tasca 800€ mensili, ben superiori alla pensione minima di 563,74€, quindi i 200€ corrispondono interamente alla quota cedibile.

Si percepisce una pensione netta di 620€. Un quinto di tale cifra è 124€. Se li sottraiamo alla pensione, in questo caso in tasca al pensionato rimarrebbero solo 496€, quindi un importo inferiore alla pensione minima. Allora la quota cedibile non può essere 124€ ma si ridurrà a 56€ (620€ – 56€ = 564€), a salvaguardia del trattamento minimo.

La quota cedibile e le pensioni non ammesse

Le pensioni minime vengono automaticamente escluse dalla possibilità di ricorrere alla cessione del quinto della pensione, ed insieme ad esse restano fuori anche tutte quelle entrate che rientrano in una qualsiasi forma di assistenza o sostegno della situazione reddituale (compresi gli assegni familiari).

A chi rivolgersi per richiedere il certificato di quota cedibile?

La via tradizionale è quella della consegna della richiesta agli uffici del proprio ente previdenziale competente a livello territoriale (ovviamente per l’Inpdap ormai ci si rivolge all’Inps). I moduli possono essere scaricati anche online e poi consegnati agli uffici o agenzie preposti. Ci sono numerosi Caf che svolgono questo servizio, anche se nella maggior parte dei casi a pagamento.

Chi è in possesso dello SPID può scaricare il certificato direttamente dalla propria area personale del portale Inps.

E’ possibile però saltare questo passaggio rivolgendosi per la richiesta del finanziamento ad una banca o finanziaria che abbia sottoscritto l’apposita Convenzione con l’Inps. In tal caso, infatti, sarà l’Istituto di credito convenzionato a procurarsi online il certificato di quota cedibile, dialogando direttamente con l’ente previdenziale proprio in virtù della Convenzione.

Errore 205 INPS

Anche se l’INPDAP è stata accorpata all’INPS nel 2012, ancora oggi sono diversi i pensionati exINPDAP che stanno riscontrando problemi nel rinnovare la propria cessione del quinto a causa dell’impossibilità di ricevere la comunicazione di quota cedibile.

Questo problema riguarda in particolare coloro che hanno siglato una cessione del quinto quando erano in attività lavorativa e che oggi, ormai pensionati, intendono rinnovarla.

Al momento della richiesta del documento di quota cedibile, il sistema molte volte riporta questo errore: “INPS 205 richiesta cedibilità fallita – Attenzione, non c’è capienza sulla quota di quinto cedibile per la richiesta del prestito in convenzione”.

Si riscontra questo problema sia per le richieste online che presso gli uffici dell’ente.

Tale problematica è dovuta probabilmente alla migrazione del database da INPDAP a INPS, che ha causato problemi sul riconoscimento del prestito risalente alla vecchia amministrazione.

Ci sono tuttavia diverse banche e finanziarie che riescono comunque a portare a termine la richiesta di prestito.