Nella categoria dei prestiti Inps sono confluiti un numero crescente di tipologie di finanziamento. In parte ciò è stato legato all’assorbimento di altri enti, come l’Inpdap e l’Enpals, ed alla gestione dei prestiti iPost.
Questo, spesso, crea una tale confusione da far ritenere alle persone che anche la social card vi rientri, ma di fatto non è così, come dimostra anche l’accessibilità ristretta a coloro che abbiano determinati requisiti reddituali e legati all’Isee.
C’è poi da considerare anche un altro aspetto che sta cambiando completamente l’erogazione dei servizi Inps e cioè la forte accelerazione verso un processo di digitalizzazione. Oggi, tramite il pin dispositivo, è infatti possibile ottenere tutti i vari servizi on line, ed anche per i prestiti si ha una semplificazione sull’iter di richiesta. Semplificazione che è possibile ottenere anche rivolgendosi alle società che hanno fatto delle convenzioni con l’ente previdenziale.
Nei prestiti Inps, oggi possono essere considerati in sostanza solo due sotto sezioni:
I prestiti Inps che hanno incluso i prestiti Inpdap si comportano allo stesso modo, per cui, come detto, possono accedervi solo i soggetti previsti dalla normativa, con gli stessi limiti di importi e durate. In sostanza non ci sono differenze rispetto al passato se non per il nome. Vediamo ora come richiederli:
Richiesta diretta online
Se si è un dipendente ex gestione Inpdap, volendo ottenere i prestiti Inps, si dovrà:
Per il solo piccolo prestito si potrà procedere alla richiesta anche tramite il sito NoiPa (approfondimento: Noipa prestiti), ma sempre con una procedura completamente online. Per i prestiti pluriennali è prevista una funzione di avvio della richiesta telematica, a cura della propria amministrazione, e successivamente un intervento diretto del richiedente che deve dare la conferma e l’accettazione delle condizioni perché la domanda vada definitivamente in lavorazione.
Come si può notare, ribadiamo che è comunque necessario avere accesso ai servizi online dell’Inps usando il pin dispositivo. Questo può essere richiesto e ottenuto immediatamente presso uno degli uffici Inps presenti sul territorio.
Invece per i prestiti Inps richiesti tramite gli istituti di credito convenzionati, il pensionato, non ha bisogno di utilizzare il pin dispositivo perché sarà la banca o la finanziaria convenzionata alla quale ci si rivolge che si occuperà dell’intera procedura, compresa la gestione della richiesta della quota cedibile prevista per le cessioni del quinto della pensione come requisito fondamentale ed obbligatorio.
Quindi, tranne nel caso del pensionato ex Inpdap che vuole richiedere i prestiti pluriennali, nella sostanza e nelle modalità di richiesta non ci sono grandi cambiamenti rispetto alle modalità più tradizionali.
I benefici dei prestiti Inps sono previsti principalmente a livello dei tassi, considerato che anche la convenzione Inps stabilisce un tetto massimo ai tassi e alle spese accessorie che l’istituto aderente potrà applicare.
Ciò nonostante vi è una discreta differenza tra i prestiti Inps ex Inpdap e quelli destinati ai pensionati Inps tramite cessione del quinto con banche e finanziarie. Per i primi infatti il livello dei tassi, le varie spese accessorie, ecc, rimangono univoche e individuabili con la lettura delle apposite tabelle. Non solo, il tasso di base Tan che è del 3,5% fisso, sia per i prestiti decennali che per quelli di 5 anni, può essere modificato solo con l’approvazione del nuovo regolamento Inps gestione ex Inpdap.
Invece i prestiti Inps per pensionati (tra i quali ci sono ovviamente anche la cessione del quinto della pensione), rientrano nella categoria dei prestiti convenzionati, perché non vengono erogati direttamente dall’ente previdenziale, ma sono frutto di accordi con le banche che accettano di riservare delle condizioni agevolate proprio ai pensionati Inps (quindi praticamente a tutti i pensionati). Quindi ogni banca e ogni finanziaria aderente ha libertà di decisione sul tasso applicabile purché sia entro il tasso massimo che l’Inps ha stabilito nell’ultima convenzione approvata.
In questo caso non bisogna rivolgersi alle sedi Inps, ma direttamente agli istituti di credito convenzionati. Le banche aderenti agli accordi sono riportate in un elenco che è consultabile anche sul sito stesso dell’Inps. Tra queste si segnalano sicuramente:
Per quanto riguarda le finanziarie hanno stipulato la convenzione con l’Inps tra le altre:
Ancora una volta dobbiamo distinguere tra i prestiti Inps ex Inpdap e quelli che vengono erogati tramite convenzioni. Per quanto riguarda i prestiti ex Inpdap è possibile fare:
Per quanto riguarda i prestiti Inps convenzionati per la cessione del quinto della pensione invece basta scegliere alcune banche o finanziarie che risultano nell’elenco costantemente aggiornato consultabile alla pagina sel sito ufficiale Banche convenzionate INPS e farsi fare uno o più preventivi. In questo modo si potranno conoscere:
L’uso del simulatore online è molto semplice, come potremo vedere facendo una piccola guida del suo utilizzo:
Supponiamo di voler fare una simulazione per 10 mila euro (l’importo massimo inseribile è di 30400 euro). In tal caso ci troveremmo in una situazione di questo tipo:
Data rilevazione:08/10/2018 – Fonte: sito INPS
E’ quindi interessante vedere che il sistema ci fa la simulazione per tutte e tre le tipologie di finanziamento che un dipendente o pensionato ex Inpdap può richiedere. Anche in questo caso supponiamo che però a noi interessi conoscere solo il prestito pluriennale quinquennale:
Data rilevazione:08/10/2018 – Fonte: sito INPS
Cliccandoci sopra ci darà informazioni più specifiche come si può vedere nella schermata successiva:
Data rilevazione:08/10/2018 – Fonte: sito INPS
Ovviamente essendo una simulazione (effettuata il 08/10/2018) ha carattere puramente indicativo. Infatti se si vuole procedere non lo si può fare direttamente partendo da queste pagine, ma bisogna loggarsi e seguire, come detto, l’iter previsto dal tipo di finanziamento scelto.