Prestiti Inpdap: quali alternative per i pensionati?

Anche i prestiti per i pensionati ex Inpdap rientrano nella lista dei prestiti Inps. Quest’ultimo infatti, dopo l’assorbimento di altri enti pensionistici (come appunto Inpdap e iPost), si occupa anche dell’erogazione di quasi tutti i finanziamenti sia ai dipendenti che ai pensionati appartenenti all’amministrazione pubblica od alle Poste (tranne alcune eccezioni come il Piccolo Prestito Gestione Magistrale e quello gestione Fondi Gruppo Poste Italiane).

Indice articolo

Quali alternative?

I prestiti per pensionati Inpdap sono ad esempio:

  • Piccolo prestito Gestione Dipendenti Pubblici: si tratta di quello che viene generalmente indicato come il piccolo prestito ex Inpdap. Questo è accessibile a tutti i dipendenti pubblici (o ex dipendenti nel caso dei pensionati) iscritti al Fondo credito (Gestione Unitaria). Ricordiamo che è necessario, al momento di andare in pensione, iscriversi alla gestione come pensionati, in quanto l’iscrizione da dipendenti (se c’è stata) non viene convertita, ma finisce con l’ultimo giorno di attività lavorativa;
  • Prestiti pluriennali Gestione Dipendenti Pubblici: valgono le stesse condizioni previste per il piccolo prestito, ma le somme richiedibili e i tempi di restituzione sono più ampi. Il rimborso avviene con trattenuta a monte (non superiore a un quinto dello stipendio);

Non sono invece accessibili ai pensionati i Prestiti pluriennali garantiti Gestione Dipendenti Pubblici. Questi finanziamenti sono infatti concessi solo a coloro che sono in servizio (da almeno 4 anni o meno se si rientra in particolari categorie) e prevedono condizioni simili ai prestiti pluriennali diretti, anche se l’erogazione viene fatta da banche convenzionate (come ad esempio la Bnl), con l’Inps ex Inpdap a svolgere funzione di garanzia.

C’è poi anche la cessione del quinto Inps, ma si tratta di una cessione che vale per tutti i pensionati dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, e quindi non si rivolge in via esclusiva a quelli Inpdap.

Caratteristiche e modalità di richiesta del piccolo prestito

Le somme che potranno essere riconosciute sono limitate a un importo pari a una, due, tre o 4 mensilità della pensione erogata. A seconda dell’importo ottenuto la durata di rimborso sarà pari invece a 12 mesi, 24 mesi, 36 mesi oppure 48 mesi. Gli importi suddetti possono anche essere raddoppiati (la cosiddetta doppia mensilità) a patto che il pensionato non abbia altre trattenute sulla pensione. Se si sceglie di rinnovare il prestito la durata successiva si dimezza (quindi sei mesi al posto di 12, 12 mesi al posto di 24, ecc).

Il rimborso avviene con trattenuta della rata a monte sulla pensione che non può superare il limite di un quinto dello stipendio in funzione della quota cedibile. I pensionati rispetto ai dipendenti, possono effettuare la richiesta solo usando la modalità telematica (online oppure chiamando i numeri 803 164 gratuito da fisso o 06 164 164 da cellulare). La procedura online schematicamente segue i seguenti step:

  1. Andare sul sito ufficiale;
  2. Loggarsi ed accedere alla sezione preposta seguendo il percorso: Accedi ai servizi -> Servizi Gestione Dipendenti Pubblici (ex Inpdap) -> Servizi per iscritti e pensionati;
  3. inserire il pin personale, il codice fiscale e seguire il successivo percorso PIN-> Per area tematica-> Credito -> Piccolo prestito pensionati.

N.B. Come detto la procedura telematica è obbligatoria, ma in caso di difficoltà od impossibilità può essere effettuata anche ad un patronato delegato.

Tassi

I pensionati non hanno condizioni agevolate rispetto ai dipendenti. Il tasso d’interesse al 12 ottobre 2018 è pari ad un Taeg del 5%.

(Fonte: sito ufficiale Inps – Data: 12 ottobre 2018)

Prestiti pluriennali

Rispetto al piccolo prestito che non necessita di particolari giustificazioni, il prestito pluriennale viene concesso solo se si verificano alcune necessità che devono essere documentate dai richiedenti. A seconda del tipo di bisogno (ad esempio spese per matrimonio, funerale, manutenzione della casa, salute, acquisto auto) ci sono delle somme massime che si possono ottenere, e una durata del piano di ammortamento che sarà di 5 o di 10 anni. La condizione di iscrizione al fondo, al momento di andare in pensione è sempre obbligatoria per poterne fare richiesta.

Anche in questo caso la richiesta è possibile solo in modo telematizzato (usando ‘Domande web Prestiti Pluriennali’), allegando la documentazione giustificativa legata alle varie necessità personali e l’eventuale certificato medico. In senso assoluto la rata non potrà eccedere un quinto dello stipendio o pensione e nel caso dei pensionati deve essere rispettata anche la limitazione della quota cedibile.

Tasso e rinnovo

Così come avviene anche per il piccolo prestito, la concessione delle varie richieste di finanziamento sono condizionate dalla disponibilità delle somme stanziate nel fondo credito. E’ anche possibile richiederne il rinnovo ma solo se si sono rimborsati almeno due anni delle rate previste dal piano di ammortamento. Questo limite non vale se si ha un piano a 60 rate e si decide di passare a un piano decennale (si ha in pratica l’estinzione anticipata della cessione precedente e avvio del nuovo prestito con piano di ammortamento a 120 mensilità). In caso di estinzione anticipata fuori dalla precedente casistica non si può chiedere un nuovo prestito pluriennale prima che sia trascorso un anno completo. Per quanto riguarda il tasso d’interesse il Taeg al 12 ottobre 2018 è pari al 3,5%.

(Fonte: sito ufficiale Inps – Data: 12 ottobre 2018)

Calcola Rata

Gli iscritti alla Gestione Unitaria possono procedere dal sito Inps ad una simulazione sia per quanto riguarda il piccolo prestito che per i prestiti pluriennali. Nel caso di identificazione attraverso il Pin dispositivo si può accedere a servizi personalizzati con la simulazione eseguita in base alle informazioni presenti negli archivi dell’Ente. Il servizio rende disponibile il dettaglio del calcolo del prestito e il piano di ammortamento con le caratteristiche principali del prestito richiesto.

Nel caso dei pensionati INPDAP sono anche presenti i dati della pensione in modo da tenere presente la reale quota cedibile a disposizione per il prestito. Per usufruire dei servizi offerti dal sito Inps è necessario ‘Accedere al servizio’ e selezionare la voce del menu che riporta la dicitura “Per area tematica” e dopo la voce “Credito”. N.B. Qualsiasi sia la simulazione effettuata questa non sarà mai vincolante per l’Istituto nazionale della previdenza sociale.