Problemi economici: quali soluzioni per uscirne?

Le cause che possono generare dei problemi economici sono varie e possono essere molto differenti tra loro. Si tratta di un tipo di problema che può colpire chiunque, a causa di cambiamenti che possono essere anche naturali nel corso della vita, oppure per una gestione poco attenta delle proprie finanze, od ancora per degli imprevisti di una certa gravità.

Si tratta di una questione comune anche a livello europeo, al punto che anche qui da noi si parla frequentemente di economic problems (usando appunto la traduzione in inglese). Per provare a risolvere i propri problemi economici si possono percorrere diverse strade, ma il primo passo deve essere sempre quello di capirne la causa così da decidere come risolvere il tipo di comportamento o la situazione che li generano.

Occasionali o ricorrenti

Per prima cosa dobbiamo fare la netta distinzione tra i problemi economici occasionali e quelli ricorrenti. Quelli occasionali possono essere determinati da un mero episodio che destabilizza le nostre finanze (e non è detto che sia un evento negativo), mentre quelli ricorrenti sono dovuti a un nostro comportamento probabilmente errato.

Quindi per quelli occasionali si deve capire quale è il tipo di fabbisogno su cui dovremo a breve focalizzarci (per esempio le spese extra nel caso della nascita di un figlio) così da deviare parte delle risorse impiegate altrove su questa situazione per riequilibrare le uscite. Se poi si verificano delle situazioni più gravi, come la perdita del lavoro, una malattia grave, ecc, ci si deve informare sulle soluzioni che in quel momento sono proposte a livello sociale (per esempio in alcune Regioni ci possono essere del finanziamenti specifici come il microcredito con denotazione sociale). Conviene anche chiedere aiuto agli uffici preposti nel proprio comune, oppure tramite Caf.

Se invece si tratta di un nostro atteggiamento errato, allora dobbiamo per prima cosa individuare quale esso sia, in modo da correggerlo. Per farlo si possono seguire i seguenti suggerimenti:

  • segnare puntualmente su un quaderno le nostre uscite, specificando per quale tipo di spesa abbiamo pagato, fatto un bonifico o prelevato. Dobbiamo riportare tutto, compresi i caffè presi al bar;
  • a fine mese si devono sommare le spese annotate dividendole per categorie: alimentari (separando gli alimenti dalle spese meno necessarie come caffè e cene fuori), mutuo o affitto, palestra, abbigliamento, bollette, auto, spese mediche. È necessario annotare tutto con attenzione;
  • si deve quindi valutare la riduzione delle spese non necessarie. Si riducono tutte le voci con carattere accessorio e se non si ottiene un vantaggio sufficiente si può pensare di eliminare qualche categoria. Tuttavia deve essere l’ultima risorsa perché cambiare in modo netto le proprie abitudini può portare a situazioni di stress, che finiscono con il rendere ingestibile un piano di riorganizzazione delle spese;
  • si fa un piccolo programma, dove si definisce il budget da destinare alle varie categorie (per esempio svago, alimenti, gestione auto). Alcuni conti e carte hanno dei servizi di questo tipo nelle app di gestione, che vanno solo attivate con i massimali che si vuole;
  • si cerca di vedere cosa succede in qualche mese di questo tipo di gestione e in che modo è cambiata la situazione finanziaria.

calcolo debiti

Eccessivo indebitamento

In molti casi si pensa che i problemi economici siano la causa di un eccessivo indebitamento, ma la verità è che spesso avviene il contrario. In molti casi è proprio un eccessivo indebitamento a originare dei problemi economici. Questo accade ad esempio quando si devono pagare più rate, magari di piccolo importo.

Se ho 3 rate da 100 euro, posso sottovalutare l’esborso totale ed anzi sono portato a pensare di poter accendere anche un altro finanziamento. A questo devo aggiungere che c’è la tendenza di valutare la rata sulla base dell’intero stipendio che prendo ogni mese. In realtà dagli emolumenti ricevuti mensilmente è essenziale togliere anche altre spese ricorrenti fisse che già conosciamo bene. Ad esempio:

  • 500 euro di alimenti;
  • 100 euro di bollette;
  • 60 euro di quota mensile della palestra.

Quindi, prima di richiedere dei finanziamenti bisogna domandarsi se sia assolutamente necessario procedere e valutare la sostenibilità della rata paragonandoli con lo stipendio al netto di tutte le spese ricorrenti mensili. Se supero questa prima considerazione devo andare a valutare la sostenibilità della rata a livello concreto e pratico valutando anche le rinunce che dovrò fare per poter pagare la rata, per tutta la durata del piano di ammortamento.

Quali soluzioni?

Se ormai si è già in una situazione di eccessivo indebitamento e la situazione è piuttosto complicata, allora si potranno valutare due possibilità:

  • richiedere un prestito di consolidamento debiti. Anche se dal punto di vista meramente economico potrebbe non essere conveniente (probabilmente dovrò allungare la durata del rimborso per avere una rata più bassa e quindi pagherò più interessi) è una soluzione utile se ho bisogno di un piano di rimborso più sostenibile. Tale opzione funziona al meglio se una parte dei soldi che si risparmiano mensilmente si mettono da parte creando un piccolo salvadanaio virtuoso;
  • passare alla procedura di saldo e stralcio o a quella di composizione della crisi, tramite l’intervento degli appositi organismi o professionisti abilitati. Si può ottenere una riduzione dei debiti fino all’80% del totale, se ci sono i presupposti ritenuti necessari per il via libera da parte del giudice incaricato.

saldo e stralcio

Per alcune forme di indebitamento ci si potrebbe trovare con minori possibilità di scelta (come nel caso di problemi legati alla ludopatia) e in questi casi è consigliato rivolgersi alle associazioni preposte. Per ottenere consulenza in generale può essere utile rivolgersi alle associazioni dei consumatori (ce ne sono diverse molto attive).

Lo stile di vita

L’aspetto più complicato da valutare nel caso di problemi economici è se lo stile di vita che si conduce è adeguato alle proprie finanze. Ma attenzione: in alcuni casi le entrate non sono adeguate nemmeno ad uno stile di vita molto basso, che si fonda su ogni tipo di rinuncia. Per capirlo si può fare un elenco del tipo di impiego del denaro e vedere se ci sono delle voci che possono essere depennate e comportarsi poi di conseguenza (se ci si può rinunciare allora sono effettivamente superflue).

Se le nostre entrate, invece, sono effettivamente troppo basse anche per sopperire alle spese assolutamente necessarie, In tal caso è probabilmente possibile rientrare in misure statali di sostegno del reddito come ad esempio il reddito di cittadinanza.