Prestiti dipendenti Srl: cessione del quinto e prestiti personali

I dipendenti di una società dotata di personalità giuridica possono avere varie alternative per ottenere un finanziamento. Tra i prestiti per i dipendenti di una Srl troviamo infatti i classici prestiti personali, quelli finalizzati, i mutui e le cessioni del quinto dello stipendio. Ovviamente per quest’ultima è necessario solitamente che la società abbia il numero minimo di dipendenti accettato dall’istituto di credito (in genere 10 oppure 15) mentre ha poca importanza che si tratti di una società a responsabilità limitata con socio unico oppure tradizionale.

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Quali limiti?

Con la sola eccezione della cessione del quinto dello stipendio, per le altre tipologie di finanziamento, se a richiedere i prestiti sono dipendenti di una srl che hanno un buon merito creditizio, non ci sono particolari limitazioni se non quelle legate a:

  • età anagrafica: alla scadenza del piano di ammortamento deve coincidere al massimo con l’età massima finanziabile. Questa varia a seconda delle politiche di credito adottate dalle diverse banche e finanziarie, per cui bisogna informarsi caso per caso;
  • importo massimo richiedibile, che invece è condizionato sia dalla capacità reddituale del richiedente (ovvero dalla busta paga netta percepita mensilmente moltiplicata per il numero di mensilità percepite all’anno, ovvero tredici o quattordici), che dalla percentuale finanziabile (che varia da un 30% fino a un 40 o 45% della busta paga stessa a seconda delle differenti politiche di credito).

Questi due parametri stabiliscono anche il range di somma massima che è possibile ottenere. Se invece si tratta di prestiti a dipendenti di una srl che hanno avuto qualche segnalazione, allora il discorso cambia. Davanti a un merito creditizio negativo o comunque non molto buono, il numero di banche o di finanziarie disposte a concedere lo stesso il prestito scende fino ad arrivare, nelle situazioni più complicate, a zero.

Il discorso cambia nel caso della cessione del quinto che non può essere richiesta dai lavoratori assunti in aziende che hanno:

  • un numero di dipendenti troppo basso (di solito sotto i 10 o 15 dipendenti);
  • già diversi dipendenti che stanno usufruendo della cessione del quinto.

In questo secondo caso l’azienda potrebbe infatti essere considerata troppo esposta a problemi di solvenza. Questa è una grande differenza che troviamo rispetto ai dipendenti di una spa, dove questo tipo di difficoltà si presenta molto di meno.

Ma attenzione! Non esiste una politica unica per tutti gli istituti di credito. Tutto dipende dalle decisioni che a monte vengono prese nei grandi gruppi bancari o dalle finanziarie. Proprio per questo per conoscere esattamente i requisiti richiesti, i limiti applicati, e le percentuali di successo nelle possibilità di ottenere un finanziamento, bisogna richiedere differenti preventivi e informarsi presso varie società. A riguardo è preferibile non riferirsi ad uno stesso gruppo bancario, in quanto anche se le condizioni applicate possono variare, per le politiche di concessione del credito la situazione è quasi sempre immutata.

Importi e durate

Che si richiedano prestiti come dipendenti di una srl, oppure di un’altro tipo di società, non ci sono variazioni per quanto riguarda la durata di un prestito oppure sull’importo massimo finanziabile. Questo tipo di calcolo dipende da altre valutazioni che le società finanziatrici fanno in modo autonomo logicamente nel rispetto di quanto prevede la normativa. Per la precisione, fermi restando i limiti anagrafici del richiedente, si possono verificare differenti situazioni:

  • prestito finalizzato: la durata può dipendere da differenti parametri, ma difficilmente si superano le 84 mensilità (come ad esempio in un prestito per acquisto dell’auto);
  • prestiti personali: alcune banche allungheranno la durata solo se si tratta di importi elevati arrivando anche fino a 120 rate (come ad esempio Findomestic), mentre altre società (come ad esempio Agos) arrivano anche fino a 120 rate a prescindere dall’importo richiesto. Tuttavia si tratta di scelte collegate alla banca o finanziaria alla quale ci si rivolge;
  • cessione del quinto: per legge la durata dovrebbe essere compresa tra 24 e 120 rate.

prestiti dipendenti srl

Anche per gli importi massimi concedibili possiamo notare una certa disparità con istituti di credito che arrivano solamente fino a 20 mila euro (soprattutto per le richieste on line), ed altri che arrivano anche fino a 100 mila euro, ad esempio nel caso di prestiti destinati a particolari acquisti e lavori all’immobile (ad esempio per la ristrutturazione con miglioramento dell’efficienza energetica). Per conoscere l’importo massimo che si può ottenere quindi bisogna far combaciare:

  • la propria situazione reddituale;
  • la durata massima che può essere concessa;
  • il tetto massimo finanziabile così come è specificato nei vari fogli informativi.

Dalla durata e dall’importo richiesto poi possono dipendere anche i tassi di interesse applicati. Tutte queste variabili non fanno altro che confermare che per avere dati e informazioni certe bisogna farsi fare dei preventivi personalizzati e metterli attentamente a confronto.

A chi rivolgersi?

Se si vuole richiedere un prestito personale (mutuo, finanziamento ‘tradizionale’ o prestito finalizzato), come già detto non ha importanza per quale società si lavora. In quest’ottica ci si può rivolgere a qualunque banca (o finanziaria) che, almeno sulla carta, sembra offrire la situazione migliore per la propria condizione e necessità.

Nel caso della cessione del quinto invece si deve tener presente, oltre ai requisiti già indicati, anche il tipo di attività svolta, essendoci alcuni settori che non sono considerati in modo positivo come finanziabilità. Tra questi troviamo ad esempio le aziende di pulizia, quelle edili, e molte del terziario. Come già accennato all’interno dell’articolo rimane fondamentale la solidità finanziaria ed economica della società stessa, il numero di dipendenti, e quanti di questi hanno già in corso una cessione del quinto in corso.

scelta alternativa prestiti dipendenti srl

Ancora una volta parliamo in senso generale, per conoscere le varie politiche degli istituti di credito è essenziale chiedere informazioni dirette. Vediamo comunque alcuni esempi a riguardo:

  • 4credit considera le aziende con non meno di 16 dipendenti per la cessione del quinto dello stipendio, e solo per coloro che hanno un contratto a tempo determinato;
  • Isicredit invece parte da 10 dipendenti come numero minimo ma almeno 3 anni di anzianità nelle assunzioni;
  • Royalfin considera anche la finanziabilità di piccole aziende e di cooperative e l’importo massimo che concede è fino a 50 mila euro.

(Fonte: siti ufficiali 4Credit/Isicredit/Royalfin – Data: 9 agosto 2019)