Cessione del quinto per Carabinieri: quali convenzioni?

Le forze armate possono usufruire di varie alternative quando si tratta di prestiti, in particolare per quanto riguarda la cessione del quinto. Anche per i Carabinieri quindi si aprono varie possibilità che possono e devono essere valutate con lo scopo di trovare il prodotto più adatto. Facciamolo assieme.

Quali sono le possibili alternative

La cessione del quinto per i carabinieri può essere sia quella destinata ai dipendenti pubblici che quella legata ad apposite convenzioni dedicate.

È ovvio che più sono le possibili scelte da valutare, maggiore può essere la difficoltà di scovare il prodotto con le condizioni più promettenti, soprattutto perché queste valutazioni vanno fatte sulla base della propria situazione: non è detto che ciò che sembra migliore sulla carta lo sarà poi anche nei fatti. Vediamo ora quali sono le varie possibilità, i limiti e i vantaggi che se ne possono trarre.

carabinieri

Le agevolazioni per i dipendenti pubblici

In questo ambito troviamo il Prestito Pluriennale sia garantito che diretto. Si tratta di un finanziamento che ha il funzionamento tipico della cessione del quinto, in quanto la rata viene trattenuta a monte sullo stipendio o pensione. Entrambe le ‘versioni’ rientrano nell’ambito dei prestiti agevolati, anche se prevedono delle condizioni e delle procedure di accesso differenti. Gli aspetti che accomunano queste due tipologie sono invece la necessità di:

  • essere un dipendente statale;
  • essere iscritti al Fondo Unitario per la Gestione delle Prestazioni Creditizie e Sociali;
  • aver maturato l’anzianità di iscrizione e contribuzione minima prevista (pari a 4 anni per la totalità dei richiedenti, fatta eccezione di alcune situazioni come invalidi sul lavoro, medaglie d’oro al valor militare, ecc).

Per quanto riguarda i tassi, per quello diretto si applica il tasso di interesse deciso dall’Inps (che varierà solo con modifica dell’apposito regolamento), mentre per quelli garantiti i tassi variano in base all’istituto di credito scelto.

I Prestiti Pluriennali garantiti sono infatti erogati da banche che firmano un apposito accordo con l’Ente che, tra le altre cose, ‘impone’ tassi al di sotto di una soglia prefissata. Ogni banca applica il tasso che ritiene più opportuno sotto questo limite, per cui non c’è omogeneità di trattamento.

Per le procedure si deve seguire l’iter telematico previsto dal prestito diretto, mentre per quello garantito una volta scelta la banca sarà questa che comunicherà con l’amministrazione del richiedente.

Ovviamente questi aspetti producono differenze sulle modalità di richiesta dei preventivi in quanto per quello pluriennale diretto bisogna rifarsi alle apposite tabelle ed a sistemi di simulazione, mentre per quello garantito si deve richiedere il preventivo alla banca scelta seguendo le procedure proposte (generalmente la richiesta viene fatta di persona). Infine bisogna considerare il limite di importo richiedibile e di durata. Nel particolare:

  • la durata dipende dalla motivazione richiesta, e può essere senza possibilità di deroga di 5 o 10 anni;
  • l’importo massimo dipende dalla motivazione per la quale si fa la richiesta.

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Le convenzioni

Le convenzioni possono essere stipulate a livello di Ministero, di Comando generale dell’Arma, a livello di singole Stazioni oltre che localmente (per esempio come Comuni o Regioni). Ognuna di queste scelte condiziona sia il numero di persone che può accedervi che le modalità di accesso.

Le convenzioni nazionali creano pochi limiti sia come canali da utilizzare che come referenti per ottenere le condizioni dedicate. Di contro, a mano a mano che si scende verso livelli più locali e circoscritti si devono usare i canali indicati nelle convenzioni e ci si deve rivolgere ai referenti delle stesse, perché al di fuori di queste situazioni si hanno le condizioni applicate a tutti gli altri richiedenti.

Anche in questo caso è sempre consigliato chiedere dei preventivi da confrontare, perché le agevolazioni possono riguardare non solo i tassi ma anche alcune condizioni accessorie (per esempio il costo della polizza vita oppure le spese di incasso rate o di istruttoria).

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I prestiti non convenzionati

Anche nel caso dei prestiti ‘non convenzionati’ si può spesso ottenere un tasso più basso rispetto a quello applicato alla maggioranza dei dipendenti privati. Questo accade perché i carabinieri rientrano a tutti gli effetti nella categoria dei dipendenti pubblici. Vista la solidità di una Pubblica Amministrazione il rischio di insolvenza è minore rispetto a quanto accade per un dipendente del settore privato.

La differenza applicata soprattutto a livello di tassi può essere notevole. Per rendersi conto di questo aspetto basta andare sulle pagine web di una banca che preveda una distinzione di cessione del quinto per pensionati, per dipendenti privati e per dipendenti pubblici.

Da un punto di vista formale, ancora una volta, è essenziale confrontare vari preventivi e seguire la procedura così come verrà indicata dalla banca scelta, occupandosi di presentare i documenti in prima persona.

Approfondimento: Guida ai prestiti personali per Carabinieri.

Conclusioni

Se si è alla ricerca di una cessione del quinto per carabinieri, si dovrebbero valutare tutte e tre le possibilità a disposizione, senza prediligere un canale prima di aver valutato anche gli altri, magari partendo dal Prestito Pluriennale per avere poi un metro di paragone con le proposte che si possono sfruttare negli altri ambiti.