Il bonus mamma domani (o Premio alla nascita) è stato introdotto nel 2017, prevedendo già in fase di proposta una “copertura” di almeno un triennio (2017, 2018 e 2019). Tuttavia il problema di trovare le coperture finanziarie di anno in anno ha lasciato in forse la sua conferma anche per il prossimo anno (dubbio definitivamente sciolto con l’approvazione della Manovra 2018).
Quindi anche per i nati nel 2018 ci sarà il bonus, erogato una tantum, dell’importo di 800 euro. Bisogna subito ricordare che il bonus è per bambino e non per singolo evento, quindi in caso, ad esempio di parto gemellare o plurigemellare, gli 800 euro verranno riconosciuti per ogni nascituro.
La richiesta del bonus mamma può essere fatta da tre categorie di persone:
Sul sito dell’Inps viene sottolineato un aspetto che è molto importante: il bonus non concorre a formare il “reddito” (non va quindi considerato nemmeno ai fini del calcolo Isee dell’anno successivo). Se viene richiesto da una mamma che è in stato di disoccupazione, non ne modifica lo status e non fa venire meno le agevolazioni di cui eventualmente usufruisce. La richiesta potrà essere fatta da mamme:
Approfondimento: Bonus Bebè.
La richiesta può essere fatta non appena si maturano i requisiti (quindi compimento settimo mese di gravidanza, adozione o decreto di affido) e nei 12 mesi successivi (compimento di 1 anno di vita per i soli nati). Superato questo termine si perde diritto al bonus mamma e non si potrà più farne richiesta per quel bambino.
La domanda va fatta all’Inps seguendo la procedura telematica. Se si ha il pin dispositivo (richiedibile in una sede Inps con rilascio immediato) si può andare sul portale, loggarsi e farne la domanda direttamente. Altrimenti ci si può rivolgere ad un Caf oppure chiamare i numeri di telefono Inps (da fisso numero verde 803 164 oppure 06 164 164 se si chiama con un cellulare).
Bisogna dare prova del possesso dei requisiti minimi necessari con certificati che abbiano validità legale (tranne in caso di parto già avvenuto per il quale è ammessa l’autocertificazione). Quindi bisognerà munirsi ed allegare (successivamente) i seguenti documenti:
Dopo la domanda telematica bisogna inviare i documenti da allegare, con lettera A/R. La procedura è molto specifica a riguardo e va seguita con precisione per evitare intoppi, ritardi e rigetti. In particolare bisogna:
E’ bene informarsi sulla possibilità di invio di copie autenticate anziché originali. Come autocertificazione generalmente possono essere invece accettati:
Si può sfruttare la domiciliazione postale (quindi gli 800 euro vengono prelevati alla posta senza dover avere un conto o libretto postale). Oppure si può ottenere l’accredito su:
In questi casi, ovvero per l’accredito, si deve usare e inviare il modulo SR163 vidimato e firmato dalla banca o posta presso la quale si ha il rapporto.
Approfondimenti: Come funziona il Bonus maternità.
Tramite l’area personale del sito Inps oppure andando presso un Caf si può conoscere lo stato di avanzamento della pratica. Tuttavia non si può sollecitare l’avanzamento ma bisogna attendere un eventuale contatto da parte dell’Inps stessa.