Indennità di disoccupazione: cosa cambia con le leggi di stabilita dal 2015 al 2020?

La nuova forma di bonus disoccupati dovrebbe essere contemplata all’interno della nuova versione della social card pensata proprio per i disoccupati. Tuttavia essendo ancora in una fase di definizione e rodaggio, il principale punto di riferimento per coloro che perdono l’attività lavorativa è ancora l’indennità di disoccupazione (vedi anche Prestiti per disoccupati senza garanzie), anch’essa però modificata con il Job Act .

Indennità o bonus disoccupati o inoccupati: requisiti

Dal 1 maggio è diventata operativa la Naspi, che ha sostituito la mini Aspi e la Aspi. Perché si abbia il diritto di richiedere questo sostegno economico è necessario che la perdita di lavoro non sia volontaria, che logicamente permanga lo stato di disoccupazione e che nei 4 anni precedenti la data di licenziamento siano state maturate almeno 13 settimane di versamenti contributivi.

E’ infine indispensabile che nell’anno che precede il momento in cui si diventa disoccupati si siano svolte almeno 30 giornate di lavoro (non ha invece alcun peso il minimale contributivo). Sono comunque esclusi dalla Naspi i lavoratori agricoli e i dipendenti della pa.

Come viene calcolato il bonus disoccupati?

L’importo massimo erogabile a titolo di bonus di disoccupazione è di 1300 euro (vedi anche Come funzionano i bonus fiscali). Il calcolo, viene fatto partendo dalla media della retribuzione lorda degli ultimi 4 anni, divisa poi per il numero delle settimane di contribuzione ed il risultato ottenuto viene moltiplicato per 4,33.

Se il risultato è superiore a una soglia che potrebbe variare di anno in anno (ad esempio per il 2015 è di 1195 euro), allora l’assegno sarà pari al 75% di questa somma, con l’aggiunta dell’importo che si ottiene facendo la differenza tra quella che era la retribuzione ed il valore ottenuto con il calcolo sopra indicato, moltiplicato per il 25% (quindi 75% più 25% della differenza).

Invece per gli importi inferiori alla soglia indicata, l’assegno sarà pari al 75% della stessa. Però c’è anche da ricordare che a partire dal 4° mese di disoccupazione e per ogni mese successivo, l’assegno verrà ridotto di un 3% (quindi in caso di disoccupazione di 24 mesi si arriva alla fine con un bonus disoccupazione più basso del 60%).

Queste indicazioni sono nazionali, per cui valgono a prescindere dalla Regione di appartenenza (che può attivare anche altre forme di bonus come avvenuto in Sardegna, Toscana, Lazio, ma per determinate categorie).

La durata dell’indennità di disoccupazione

Il periodo per il quale sarà pagato l’assegno maturato è pari alla metà delle settimane in cui si è lavorato negli ultimi 4 anni (quindi in caso di lavoro per tutto il periodo si arriva a 24 mesi, che sono quindi il limite massimo, che resterà in vigore fino all’inizio del 2017 quando andrà a regime il periodo di 18 mesi come durata massima). Nel calcolo della durata non ha alcuna importanza l’età anagrafica del disoccupato.

Tempi e modalità di presentazione della domanda

La domanda va fatta per via telematica all’Inps. Tuttavia bisogna farla entro 68 giorni dal licenziamento ed il pagamento avverrà dal giorno successivo della domanda (e se fatto subito, dall’8 giorno successivo). Si può richiedere anche la liquidazione anticipata dell’importo spettante e non ancora percepito, per avviare una propria attività, facendo sempre richiesta all’Inps.