Prestito Poste Italiane: è possibile anche senza busta paga?

Riuscire a trovare un prestito senza busta paga con Poste Italiane non è impossibile, a patto di avere comunque, personalmente o tramite un garante, un reddito dimostrabile. Nella sezione dei finanziamenti troviamo infatti soluzioni un po’ per tutte le esigenze, che vanno dai piccoli prestiti, passando per il mini prestito, adatto sia ai giovani che a coloro che cercano importi modesti, fino a prestiti personali con importi più elevati.

Tipologia di prestiti accessibili con Poste

Vediamo ora tutte le tipologie di prestiti con Poste Italiane che possono essere richiesti anche da chi è senza busta paga, in presenza di un reddito dimostrabile diverso da quello da dipendente (come per esempio un pensionato o un lavoratore autonomo):

Prestito BancoPosta Ristrutturazione Casa

Questo finanziamento è finalizzato all’esecuzione di lavori di ristrutturazione, per cui prevede importi che possono essere anche elevati (da 10 mila euro fino a 60 mila euro), e con una durata compresa tra 36 e 120 mensilità. Per poterlo ottenere bisogna esibire delle note di spesa o buoni di ordine dei lavori da eseguire e materiali da acquistare.

I requisiti che bisogna possedere per richiederlo sono:

  • Conto Corrente BancoPosta oppure un Libretto di Risparmio Postale Nominativo Ordinario o un Libretto di Risparmio Postale Smart;
  • un reddito dimostrabile;
  • essere maggiorenne e non avere più di 76 anni.

La richiesta va fatta tramite un ufficio postale. E’ consigliabile fissare un appuntamento direttamente in filiale oppure telefonicamente, chiamando il numero verde 800.00.33.22.

(Fonte: Poste Italiane – Data: 1 gennaio 2020)

Approfondimento: Prestito per ristrutturazione casa.

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Prestito BancoPosta Online

Si tratta di un prestito personale che permette di ottenere una somma compresa tra 3 mila e 30 mila euro, senza il bisogno di dimostrare il tipo di utilizzo che viene fatto del denaro ricevuto come finanziamento. E’ riservato solo ai già correntisti che abbiano anche il servizio di internet banking attivo, in quanto la modalità di richiesta, che è al 100% on line, deve passare proprio tramite l’apposita voce presente nell’home banking. La durata del piano di ammortamento è tra le 24 e le 84 rate.

(Fonte: Poste Italiane – Data: 1 gennaio 2020)

Prestito BancoPosta Classico

Anche in questo caso si tratta di un prestito personale, ma viene meno l’obbligo di essere correntisti Bancoposta. Quindi nei requisiti, oltre a un reddito dimostrabile, anche senza busta paga, troviamo solo l’avere l’età anagrafica tra i 18 e i 76 anni. La richiesta diventa classica, quindi bisogna recarsi in un ufficio di Poste Italiane, fissando un appuntamento (anche in questo caso chiamando il numero verde o rivolgendosi direttamente a un consulente dell’ufficio stesso). La durata del rimborso è tra 24 e 84 mensilità mentre la somma non cambia rispetto alla versione on line (tra 3 mila e 30 mila euro).

(Fonte: Poste Italiane – Data: 1 gennaio 2020)

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Prestito BancoPosta Consolidamento

E’ un classico prestito di consolidamento. E’ riservato ai già clienti correntisti (quindi è obbligatorio avere un Conto Corrente BancoPosta oppure il Libretto di Risparmio Postale Nominativo Ordinario o il Libretto di Risparmio Postale Smart) ed è rivolto a coloro che desiderano accorpare più rate di finanziamenti già in corso. La durata del rimborso è tra 24 e 96 mensilità mentre l’importo sarà compreso tra 3 mila e 50 mila euro.

Come requisiti reddituali non c’è la restrizione alla sola busta paga. Il finanziamento è infatti richiedibile anche da pensionati e lavoratori autonomi o detentori di altri redditi dimostrabili). La richiesta deve sempre passare tramite un consulente in un ufficio postale previo appuntamento.

(Fonte: Poste Italiane – Data: 1 gennaio 2020)

Prestito BancoPosta Flessibile

Si tratta di una forma flessibile nella gestione del prestito personale classico, che prevede comunque anche qualche altra differenza rispetto ad un finanziamento più tradizionale. Tra queste ad esempio la durata che può arrivare fino a 108 rate mensili, grazie all’uso dell’opzione salta rata (le rate saltate vengono messe in coda al finanziamento). E’ obbligatorio essere già correntisti di Poste (titolari di un Conto Corrente BancoPosta) o titolari di un Libretto di Risparmio Postale nominativo Ordinario. Gli importi che si possono ottenere vanno da 3 mila a 30 mila euro.

Nelle opzioni, oltre a poter saltare la rata c’è anche l’opzione cambio rata. Nel contratto vengono definiti fin da subito gli importi di rate in aumento o diminuzione, cambiando anche la durata del piano di ammortamento. Le opzioni possono essere gestire recandosi presso l’ufficio postale o chiamando il numero verde 800.00.33.22. Per esercitare l’opzione bisogna aver rimborsato almeno 6 rate con regolarità e al massimo si può saltare fino a 3 rate totali. La scelta del cambio rata può essere fatta tra quella Alta, quella Bassa e quella Base ma in ogni caso non si stipulano nuovi contratti o nuovi piani di ammortamento.

(Fonte: Poste Italiane – Data: 1 gennaio 2020)

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Prestito BancoPosta Acquisto Casa

Anziché accendere un mutuo, per importi compresi tra 10 mila e 60 mila euro si può scegliere di richiedere un prestito finalizzato all’acquisto di un immobile. Anche in questo caso, però, si tratta di un finanziamento che, pur essendo disponibile anche a chi è senza busta paga, è al contempo riservato ai già clienti di Poste Italiane come correntisti o titolari di un libretto nominativo di risparmio Ordinario. La durata del rimborso dovrà essere compreso tra 36 e 120 rate e l’iter deve passare per un ufficio postale.

(Fonte: Poste Italiane – Data: 1 gennaio 2020)

Mini Prestito BancoPosta

Nella sezione riservata ai finanziamenti, spicca il Mini Prestito che può essere adatto ai giovani, ma anche a coloro che vogliono solo ottenere una somma modesta, da rimborsare in un periodo fissato a 22 mensilità. Gli importi sono fissi e possono essere scelti tra 1000 euro, 2000 euro oppure 3000 euro. E’ specificato, tra i requisiti, che bisogna:

  • avere un reddito dimostrabile (quindi non solo da lavoro dipendente, purché sia dimostrabile);
  • essere titolari di una carta Postepay Evolution.

Nel caso di richiesta da parte di stranieri, oltre alla documentazione standard si dovrà esibire anche:

  • un passaporto;
  • la carta di soggiorno;
  • il permesso di soggiorno in corso di validità;
  • un documento attestante che si è residenti in Italia da almeno 12 mesi (se si è un lavoratore dipendente) o da almeno 36 mesi (se si è un lavoratore autonomo). Nel caso dei dipendenti serve anche una documentazione idonea a dimostrare che si lavori da almeno 12 mesi continuativi presso lo stesso datore di lavoro.

La richiesta può essere fatta solo presso un ufficio postale, fissando prima un appuntamento e portando con sé tutta la documentazione necessaria.

(Fonte: Poste Italiane – Data: 1 gennaio 2020)