Prestito casa: come funziona con le detrazioni e le imposte?

Quando è possibile utilizzare un prestito casa al posto di un mutuo? Esistono diverse ipotesi per cui l’unica via percorribile diventi quella della richiesta di un prestito per l’acquisto di una casa o di un garage o di pertinenze di un’abitazione. Per questa ragione le banche, soprattutto quelle più grandi come Bnl, Unicredit, ma anche Poste Italiane affiancano all’offerta del classico mutuo ipotecario o fondiario, anche qualche prestito “casa”.

Prestiti o mutui: quali convengono?

Quando si è di fronte alla possibile scelta tra un finanziamento che non usufruisce delle agevolazioni fiscali che spettano al mutuo, e un normale mutuo, non si stanno facendo delle valutazioni di tipo “economico”. Infatti un prestito non usufruisce dell’imposta sostitutiva (quindi anziché pagare lo 0,25% si va a pagare l’imposta al 2%), anche se questo maggior esborso è in parte recuperato con la mancanza delle spese da sostenere per l’iscrizione dell’ipoteca (sia per le tasse, l’imposta di registro e l’onorario del notaio).

Un prestito ha inoltre tassi più elevati di un mutuo. Ma soprattutto non si avrà la possibilità di poter scaricare dal 730 (o modello unico) gli interessi passivi che spettano solo nel caso di un mutuo prima casa.

In quali situazioni si debbano preferire i prestiti ai mutui?

Detto questo le situazioni per cui si può andare a fare un contratto di prestito “casa” sono:

  • l’importo di cui si ha bisogno è inferiore ai 30000 euro. Questa soglia è infatti diventata quella che in media viene considerata dalle banche come la somma minima erogabile per la concessione di un mutuo (ci sono alcune eccezioni come ad esempio Hello Bank ma sono poche). Quindi ad esempio se si sta valutando di acquistare un box, una casetta da ristrutturare, o altro tipo di immobile di importo inferiore ai 30 mila euro la maggior parte della banche e le Poste proporranno un “prestito casa”;
  • prestito di ristrutturazione (cambio impianto di riscaldamento, rifacimento dei pavimenti, ecc): in questi casi, per importi che al massimo arrivano fino a 100 mila euro spesso si andrà a stipulare un prestito. Se i lavori che vengono finanziati usufruiscono delle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico, si potranno infatti ottenere dei tassi di interesse più bassi;
  • importo modesto (sotto i 60 o 100 mila euro) e necessità di finanziare il 200 per cento della spesa: se tranne pochi prodotti con i mutui casa si può incontrare il limite della copertura del prezzo fino all’80%, per i prestiti questo limite può non essere previsto. Spesso sono l’unico sistema per ottenere tutta la cifra di cui si ha bisogno;
  • età massima dei richiedenti soprattutto nel caso degli anziani: se si ha bisogno di ottenere liquidità per acquistare una casa, su alcuni prestiti si possono incontrare delle limitazioni anagrafiche meno pesanti rispetto ai mutui. Il prestito casa non ha nulla a che vedere però con il prestito o mutuo vitalizio, avendo scopi molto differenti tra loro;
  • tipo di “casa” che non è finanziabile con un mutuo: i mutui devono essere assistiti da ipoteca. Su alcuni tipi di immobili non c’è possibilità di iscrivere ipoteca (c’è qualche irregolarità edilizia, il tipo di accatastamento, ecc).