Cessione del quinto veloce – I tempi di erogazione

Tra i finanziamenti, la cessione del quinto prevede una modalità di approvazione, valutazione e concessione veloce logicamente se si considera la mancanza di una valutazione di merito del richiedente, che non è prevista per legge. Tuttavia si possono verificare alcune condizioni per cui i tempi inevitabilmente si protraggono oltre una tempistica normalmente utile per le necessità del richiedente. Ci sono comunque delle situazioni tipo che possono portare a ridurre i tempi che vanno dalla richiesta a quelli dell’erogazione (vedi anche Guida ai prestiti 24 ore). Vediamo quindi dei consigli pratici da seguire.

C’è da tenere comunque presente che se l’urgenza è pressante e se c’è stata la fase di valutazione, ma ancora non sono maturati i tempi di erogazione, si potrà eventualmente richiedere un anticipo alla banca o finanziaria erogante, o in alternativa (ma solo per i dipendenti) una richiesta di anticipo Tfr.

Tempi di erogazione: da ore a giorni come ridurre la tempistica?

La cessione del quinto è sulla carta veloce perché prevede dei passaggi prefissati ben precisi. Per ciascun passaggio i tempi previsti sulla carta sarebbero di poche ore, ma si possono verificare delle condizioni che potrebbero allungare tale tempistica anche di diversi giorni. Nel dettaglio i tempi e i vari passaggi sono:

Richiesta di finanziamento

Si tratta della procedura più veloce, con il passaggio obbligatorio che va dalla richiesta del preventivo fino alla presentazione formale della domanda di cessione del quinto. La richiesta di preventivo può risultare più rapida se:

  • la si effettua di persona in filiale portando già con sé tutta la documentazione necessaria;
  • viene fatta sfruttando il sistema dei marketplace online che consentono di ottenere varie “proposte” con un’unica richiesta.

Raccolta dei documenti necessari
Nel momento in cui si decide di chiedere un preventivo, la maggior parte dei documenti dovrebbero essere già stati preparati (come documento di identità e il codice fiscale, con la busta paga). Se possibile si dovrebbero anticipare i tempi per ottenere la certificazione Stipendiale o il certificato del quinto cedibile per la pensione. Ricordiamo che nel caso di cessione del quinto della pensione rivolgendosi a una banca o finanziaria convenzionata con l’Inps questo passaggio potrebbe essere evitato, grazie ai collegamenti telematici diretti.
I tempi per ottenere materialmente questi documenti non sono lunghi di per sé ma si può andare incontro a giorni di attesa anziché ore. Per evitare questo intoppo si dovrebbe:

  1. richiedere il certificato del quinto cedibile o del certificato stipendiale con qualche giorno di anticipo;
  2. non delegare nessuno ma rivolgersi direttamente all’ente pensionistico oppure all’amministrazione del personale dal quale si dipende.

Delibera della richiesta

La finanziaria o la banca interpellata hanno bisogno di poche ore per accertarsi che tutti i documenti e le certificazioni sono in regola. Tuttavia se la documentazione non è completa, da poche ore si possono aspettare anche un paio di settimane prima che la pratica venga ripresa in carico.

Sono infine da valutare i tempi legati ad alcune altre fasi che non dipendono direttamente dal richiedente ma che possono portare ad un inevitabile dilatazione dei tempi. Queste sono:

  • notifica al datore di lavoro: dipende dai tempi tecnici richiesti dal sistema che si decide di utilizzare;
  • atto di Benestare: anche in questo caso serve una comunicazione, che stavolta deve essere fatta dal datore di lavoro alla finanziaria;
  • tempi del bonifico di erogazione: al massimo si arriva ad un paio di giorni richiesti dal sistema bancario.

La componente assicurativa

I provvedimenti normativi degli ultimi anni hanno puntato su una maggiore libertà di scelta (e quindi di convenienza) anche nell’ambito della cessione del quinto con un focus per la copertura assicurativa che ricordiamo, con questo tipo di prestito, è obbligatoria per legge. In quest’ambito ci si può trovare davanti a due possibili situazioni che possono rendere una cessione del quinto più o meno veloce, ovvero:

  • scegliere la copertura assicurativa offerta dalla banca: questa possibilità può essere conveniente sia dal punto di vista del risparmio del tempo (mancando la ricerca) e sia dal punto di vista economico quando la banca o la finanziaria si fanno carico del suo costo;
  • cercarsi una copertura assicurativa in proprio per risparmiare sul premio: con questa strada si può risparmiare sul costo del premio ma non su quello del tempo, perché si dovranno vagliare varie proposte. Quindi se si ha bisogno di ottenere una cessione del quinto veloce e il risparmio è di qualche euro, allora il beneficio ottenibile è inferiore al rischio di non farcela con i tempi.

Attenzione! Nella valutazione della copertura assicurativa bisogna considerare anche i tempi legati a eventuali visite mediche con medici convenzionati per ottenere gli appositi certificati di buona salute.

In particolare se si hanno alcune patologie particolari, si deve considerare il livello di tolleranza della compagnia di assicurazione, perché si rischia che la banca per la parte finanziaria dia il benestare, ma che la compagnia di assicurazione bocci la richiesta perché troppo rischiosa. E’ infatti un errore pensare che la componente assicurativa sia di poco conto e non possa incidere sulla decisione finale.

Conclusioni

E’ abbastanza evidente che se si riuscisse ad anticipare la tempistica nelle fasi di preparazione della richiesta, e ci si attenesse scrupolosamente alle indicazioni di presentazione dei documenti, allora i tempi di erogazione della cessione del quinto sarebbero veloci.

Ma che si intende per prestito veloce? Un periodo che complessivamente va a toccare le 48 ore circa. Per la disponibilità della somma sul proprio conto invece dipende anche dal tipo di pagamento che viene effettuato (bonifico o assegno) fermo restando che con la definizione dell’area “sepa” c’è stata una armonizzazione dei tempi di bonifico, allineati a 2 giorni.

Come è evidente da quanto detto fino ad ora questa definizione non può calzare in modo fedele a una cessione del quinto. Tra l’altro, l’istituto di credito erogante, anche se non deve valutare la solidità finanziaria del richiedente e il suo merito creditizio (per questo la cessione può essere richiesta anche da cattivi pagatori o protestati), deve analizzare approfonditamente la solidità del datore di lavoro e la sua esposizione dovuta anche al numero di dipendenti che hanno fatto richiesta di cessioni del quinto che sono già in corso.