Con il termine prestito d’onore, nella sua accezione originale, si intende quel tipo di finanziamento che si basa “sull’onore” del richiedente, in quanto questi personalmente non deve presentare alcun tipo di garanzia.
Inizialmente è stato introdotto nell’ordinamento italiano per sostenere l’avvio dell’attività di impresa di coloro che pur avendo idee e progetti non possedevano i mezzi economici per poterli realizzare.
Oggi si tratta di una forma di accesso al credito, con le stesse caratteristiche (anche se è venuta meno la forma del prestito a fondo perduto per la totalità della somma finanziata), che è però destinata soprattutto a giovani imprenditori. In più si è sviluppata un’altra forma di prestito d’onore, che è quella destinata a giovani studenti universitari meritevoli.
La principale differenza tra le due tipologie sta nel fatto che la prima, ovvero quella destinata a giovani imprenditori, ha una parte a fondo perduto (che può essere calcolata sul capitale da restituire o sugli interessi maturati) ed una parte a tasso agevolato.
Mentre quella di cui possono beneficiare gli studenti universitari, viene erogata dalle banche agli studenti segnalati dagli Atenei convenzionati, e i vantaggi, oltre alla mancanza di garanzie, stanno nei tassi più bassi dei prestiti personali, e nel prolungamento dei tempi entro i quali si dovranno restituire le somme finanziate, con un periodo iniziale di sospensione dei rimborsi.
Esistono diverse possibilità per accedere al prestito d’onore, da parte dei giovani che vogliono intraprendere l’attività di imprenditore. Per ciascuna strada comunque bisogna possedere dei requisiti, che richiedono sempre la cittadinanza italiana (da un minimo di 6 mesi), e la maggiore età.
Per il prestito d’onore erogato tramite l’intervento e l’intermediazione di Invitalia bisogna avere al massimo 35 anni ed essere disoccupati. Non si ha l’assegnazione del prestito con adesione a bando, ma bisogna appartenere alle Regioni che sono finanziate dal fondo (che cambiano periodicamente).
Il fondo d’onore regionale, viene assegnato tramite bando, il quale definisce anche le caratteristiche che di volta in volta bisogna possedere, e le somme che possono essere erogate.
Infine c’è il prestito di onore di associazione, che vede l’associazione alla quale bisogna essere iscritti presentarsi come garante ed allo stesso tempo disposta a farsi carico del pagamento degli interessi secondo percentuali prestabilite. Anche in questo caso il fondo è aperto a quanti possiedono determinati requisiti (soprattutto giovani e donne).