Smartika: il prestito tra privati sicuro e conveniente?

Da ‘ex Zopa Italia’, Smartika spa è tornata sul mercato italiano con un’organizzazione completamente nuova, per ribadire alla Banca d’Italia e agli utenti, che è sicura e affidabile, al punto da essere una delle Piattaforme di social lending più frequentate nel Bel Paese.

Indice articolo

Un po’ di storia

Zopa Ltd è una società nata in Gran Bretagna nel 2005, immediatamente dopo l’avvio del social lending come nuova possibilità di accesso al credito e agli investimenti. Da quel momento si assiste ad una rapido sviluppo dell’offerta in svariati paesi europei compresa la nostra penisola. In Italia però si palesano dei problemi che portano alla sospensione dell’erogazione di nuovi finanziamenti nel 2009.

L’interruzione dura circa due anni, fino a quando Zopa Italia rescinde ogni legame con la società inglese e lancia sul mercato italiano Smartika, che fa il suo debutto nel 2012. Quest’ultima, oggi, è una società autorizzata dalla Banca d’Italia come Istituto di Pagamento ed è soggetta alla direzione da parte della Banca Sella Holding SpA.

Cos’è?

Smartika offre accesso tramite la sua piattaforma al peer to peer tipico del social lending. Quindi si presenta come un marketplace dove il lato della domanda (coloro che cercano un prestito) e coloro che vogliono investire (partecipando a quote di finanziamenti) si incontrano. Il tutto per cercare la soluzione che possa risultare più adatta ai proprio rispettivi obiettivi, costruendo una sorta di comunità informata sulle condizioni e sulle caratteristiche dei prestiti. L’aspetto centrale è che non ci sono intermediari, ed in quest’ottica non avviene l’approvvigionamento del denaro presso le banche. Questo dovrebbe garantire da una parte trasparenza delle condizioni e dall’altra tassi solitamente meno alti.

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Come funziona per “prestatori” e richiedenti?

Chiunque voglia svolgere un ruolo attivo come prestatore o come finanziato, deve prima procedere alla registrazione, che è gratuita. Quindi è sufficiente fare login, seguendo un percorso diverso a seconda del lato dell’offerta in cui ci si mette e cioè:

  • i richiedenti devono presentare i documenti richiesti ed autorizzare l’indagine sulla reputazione creditizia, così da consentire la determinazione del rating di affidabilità (dal quale dipendono la commissione e il tasso applicato);
  • i finanziatori selezionano le quote di prestito che intendono sottoscrivere.

Una volta che sono stati definiti i profili di entrambi i lati della domanda e dell’offerta, ai richiedenti viene data la possibilità di spuntare tassi più bassi e decidere se pagare la rata il giorno 1 o 21 di ogni mese per la durata del finanziamento. Di contro ai prestatori viene data la possibilità di decidere quale è il tasso di interesse di ritorno sul proprio ‘investimento’, valutando il rischio e la durata.

Per quanto riguarda i requisiti focalizziamoci su quelli che devono avere i richiedenti. In base a quanto riportato dal sito ufficiale Smartika al 22 aprile 2020 è necessario:

  • avere un’età tra i 18 anni (al momento della richiesta) e i 75 anni (al termine del piano di ammortamento)
    essere residente in Italia (si può anche non essere un cittadino italiano purché con residenza dimostrabile);
  • possedere un reddito dimostrabile da lavoro dipendente (anche a tempo determinato o con contratto di inserimento), da autonomo o da pensione (no di tipo sociale);
  • essere intestatario o cointestatario di un conto corrente bancario o postale.

Simulazione online

Viste le numerose variabili legate al confronto tra il lato della domanda e quello dell’offerta con Smartika non è possibile avere una vera e propria simulazione online. Di contro prima di procedere alla registrazione è disponibile un tool online attraverso cui avere un’indicazione di massima delle condizioni della rate in base all’importo che si desidera richiedere ed al relativo piano di ammortamento:

simulazione online smartika

(Fonte simulazione: sito ufficiale Smartika – Data: 22 aprile 2020)

Se la rata mensile proposta (ed i relativi Tan e Taeg) sono in linea con quanto ricercato cliccando su Continua si inizierà la fase di registrazione che permetterà l’accesso al marketplace.

Costi, commissioni e sicurezza

Ai richiedenti, la cui richiesta venga considerata fattibile, viene erogato l’importo richiesto al netto delle relative commissioni e costi legati al fondo, con la possibilità di decidere anche se collegare al prestito un’assicurazione. Le commissioni sono variabili in funzione del rating ottenuto e sono date dalla somma della quota del fondo stesso (dallo 0,15% al 3,70%) e della commissione Smartika. Questa è pari al 2,00% della somma richiesta per importi fino a 3.000 euro ed al 3,5% della somma richiesta per importi superiori.

L’importo che può essere richiesto deve essere compreso tra i 1000 e i 15.000 euro, mentre come durata la scelta è tra 12 mesi (orizzonte temporale che viene sollevato da alcuni costi), 24, 36 e 48 mensilità (non è possibile scegliere delle durate intermedie). Le commissioni dal lato ‘finanziatore’ sono fisse all’1% (tranne nel caso in cui vengano attivate promozioni).

Una volta raggiunta quindi la cifra richiesta Smartika provvede all’accredito sul conto corrente del finanziato, da dove si avrà il pagamento della rid bancaria per il rimborso di ciascuna rata. Sarà Smartika a provvedere al rimborso delle quote di ciascun finanziatore.

Come costi accessori ci sono le commissioni di incasso rata pari a 0,50% per durate fino a 12 mesi, e 1% per durate superiori.

(Fonte: sito ufficiale Smartika – Data: 22 aprile 2020)

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Conclusioni e opinioni

Se ci si sta domandando se Smartika conviene ed è sicura, non ci devono essere particolari dubbi, visto che opera con autorizzazione e vigilanza della Banca d’Italia. Il gruppo bancario Sella, che oggi ‘dirige’ Smartika, rappresenta un’ulteriore sicurezza visto anche il CET1 dell’holding stessa, pari al 31 dicembre 2019 al 14,81%.

Alla pari dei prestiti tradizionali, per quanto riguarda le opinioni spesso proposte nei forum, non si riscontra un atteggiamento omogeneo, condizionato inevitabilmente dalla propria esperienza personale. In ogni caso rimane un’alternativa valida al sistema bancario.

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