E’ possibile richiedere una carta revolving senza busta paga? Le possibili alternative

La carta di credito, mettendo a disposizione una riserva di denaro di cui non si “dispone” in un determinato momento e sfruttando perciò il meccanismo della dilazione di pagamento, rientra sempre all’interno della categoria dei piccoli prestiti (sia nel caso in cui il pagamento dovesse avvenire a saldo, che con rateizzazione in più rate come nelle versioni revolving) (vedi anche Prestiti senza busta paga ).

Da un punto di vista normativo non c’è l’obbligo per una banca o una finanziaria (o in generale di una società emittente) di subordinare l’emissione di una carta di credito revolving (o anche semplicemente a saldo) alla presentazione di documentazione reddituale, come ad esempio una busta paga o altro tipo di certificazione attestante la capacità di effettuare i rimborsi.

Quindi, almeno sulla carta, è possibile richiedere ed ottenere una carta revolving senza busta paga sempre se si ha altro tipo di reddito dimostrabile o, a seconda della politica di concessione della società emittente, anche nel caso in cui non si abbia alcuna garanzia reddituale e non ( vedi anche Carte di credito revolving senza conto corrente).

La differenza tra la richiesta a una banca o una finanziaria?

In una circostanza come quella della richiesta di carte revolving, le differenze a riguardo diventano molto nette e facili da individuare. Normalmente con una banca la carta di credito costituisce un plus che l’istituto di credito (sia che si tratti di Unicredit, Intesa Sanpaolo, o Bcc, ecc) offre ai propri clienti, che hanno con esso altri prodotti, a partire da un conto corrente, magari accompagnato da varie forme di risparmio, ecc. Invece per una finanziaria la carta revolving può costituire realmente l’unico prodotto che si ha con essa.

Quindi con le banche, che hanno sotto controllo un quadro molto più ampio e completo, si hanno maggiori possibilità di successo nel vedere la propria richiesta soddisfatta, di quanto non avvenga invece con le finanziarie. Queste ultime, con una politica creditizia più rigida, cercano di ridurre al minimo il rischio di subire delle perdite, non potendo conoscere la consistenza patrimoniale, al di là della semplice busta paga, di un potenziale cliente.

Un esempio molto chiaro si ha con Compass , che richiede esplicitamente l’esibizione dell’ultima busta paga per i lavoratori dipendenti, o di altra documentazione per gli altri profili di lavoratori.

Conclusione

Non esiste una regola unica ed affidabile sulle concrete possibilità che si hanno per richiedere ed ottenere una carta revolving senza busta paga, tanto meno a seconda che si dovesse decidere di provvedere on line oppure ‘di persona’ con presentazione di modulistica in cartaceo, ove e quando previsto (vedi anche Prestiti senza garanzie).


L’emissione della carta di credito è soggetta alla valutazione da parte della Banca del merito di credito del Cliente.